IMOLA – Alla fine le multe arrivate in blocco a seguito dell’apertura della Ztl lo scorso marzo non dovranno essere pagate. Il giudice di pace ha stabilito che i due esercenti del centro storico, che avevano ricevuto uno 10 multe e un altro 43, non saranno tenuti al pagamento di tutte le sanzioni. Nicola Franzoni del Bar centrale dovrà pagare solo una multa, Paolo Grementieri, della Aldo Grementieri sas, soltanto due.
Gli operatori del centro, oltre a dimostrare la buona fede, avevano contestato che dopo l’attivazione degli occhi elettronici, non era stata loro comunicata la modifica del percorso per arrivare alle attività commerciali, oltre al fatto che la prima multa era in realtà stata recapitata dagli Uffici comunali a quasi un mese di distanza dall’elevazione effettiva della sanzione. In altre parole, se la notifica fosse stata più tempestiva, i due esercenti non avrebbero certo collezionato tante multe ma avrebbero potuto correggere l’errore.
Ed è stato un bel sospiro di sollievo perché nel caso del Bar centrale si trattava di 10 multe da 96,70 euro ognuna, per Grementieri le multe erano invece 43. Ma se su questi due episodi è stata messa la parola fine, c’è chi continua a sostenere che in realtà la Ztl si sta rivelando solo una ‘macchina da soldi che pesca dalle tasche dei cittadini’. L’affondo arriva da Simone Carapia, capogruppo Forza Italia Imola: “Da quando la Ztl è entrata in funzione sono stati redatti complessivamente 2525 verbali di contestazione per accessi non autorizzati nell’Area pedonale urbana e 810 verbali per accessi non autorizzati nella Zona a traffico limitato. Numeri che rendono bene l’idea della reale funzione di questa Ztl che, imbrigliando e ingabbiando ancora di più il centro storico, consegna una fonte di reddito al Comune basata ancora una volta sul mettere le mani in tasca a cittadini e operatori del centro”.