La tutela dell’Appennino e delle sue colture troverà lo spazio che merita all’interno del programma del centrodestra alle prossime regionali. Lo affermiamo con certezza perché la nostra coalizione è sempre stata attenta alle esigenze del territorio raccogliendone le istanze anche durante i quattro anni del precedente mandato, tenendo nella giusta considerazione quelle zone ritenute, erroneamente, ‘di periferia’ ma che invece svolgono una importantissima funzione di presidio.
Come le zone montane e dell’Appennino la cui popolazione è fondamentale per preservare queste aree che altrimenti sarebbero abbandonate a loro stesse. Cogliamo con molta preoccupazione le recenti affermazioni del sindaco di Castel del Rio Alberto Baldazzi, intervenuto sulla disastrosa stagione dei marroni la cui produzione quest’anno si è ridotta di oltre il 90%: il sindaco sostiene di aver trovato sempre interlocutori sordi in Regione “che hanno allargato le braccia” di fronte a un problema che si protrae da oltre cinque anni e per la cui gestione il governo regionale si è dimostrato totalmente incapace. Tanto che, già negli anni scorsi, le forze di centrodestra avevano espresso grosse perplessità rispetto alla scelta di creare un centro di riproduzione del Torymus, antagonista della vespa cinese, al podere Zerina di Imola, invece che prediligere un’area già adatta come Castel del Rio, tra l’altro unico territorio a vantare una produzione Igp a livello regionale per quanto riguarda i marroni (anche questa condizione completamente ignorata nonostante la presenza di un marchio europeo di qualità).
Altra nota stonata, gli aiuti alle aziende castanicole totalmente assenti. Nell’ultima variazione di bilancio del Nuovo Circondario Imolese abbiamo trovato la ‘stratosferica’ cifra di 11mila euro per danni da calamità riferiti alla siccità che colpì i castagneti due anni fa: poche briciole che i castanicoltori hanno dovuto spartirsi e che rendono l’idea della scarsissima attenzione della Regione Emilia Romagna a queste preziosissime economie montane. A Castel del Rio, infatti, la produzione di marroni rappresenta una fonte di sussistenza per la popolazione: se viene meno la produzione, le aree si spopolano e anche il presidio e la tutela della montagna viene a mancare. Il programma del centrodestra sarà orientato a mettere in rete questo tipo di economie che non devono essere dimenticate, anzi vanno sostenute e valorizzate anche attraverso la semplificazione dell’accesso ai finanziamenti europei del Piano di sviluppo rurale, ancora eccessivamente burocratizzato, con la conseguenza che una grossa fetta di risorse resta inutilizzata per la difficoltà di andarle a intercettare. Non vogliamo più sentire un sindaco che lamenta di avere ‘interlocutori sordi’ in Regione, l’ente che dovrebbe programmare e gestire con sapienza il territorio secondo un progetto di ‘rete’ e non secondo un progetto di convenienze ed equilibri politici.
Simone Carapia, capogruppo Forza Italia Imola e Nuovo Circondario
Michele Facci, consigliere comunale Bologna, consigliere metropolitano e candidato al Consiglio regionale per Forza Italia