“Ecco un personaggio con gli attributi, Alberto Forchielli che, ieri sera, al Circolo Sersanti, ha infiammato la platea con le sue verità, spesso scomode, ma che fotografano esattamente la situazione dell’economia italiana, troppo inchiodata al pessimismo e troppo attendista rispetto alle riforme che non arriveranno mai. Un uomo tutto d’un pezzo, grande imprenditore, conoscitore dell’economia mondiale senza mai disdegnare quella locale, con uno sguardo sempre attento alle peculiarità imolesi, romagnole e regionali. Una persona che sa stare al mondo e non è certo ‘un uomo di palazzo’ come quelli che ci hanno governato finora, lontani dalla realtà e dalle esigenze del territorio”.
Comincia così l’endorsement di Simone Carapia, capogruppo FI Imola per Forchielli, esperto nello sviluppo di affari internazionali in particolare in Cina e India. Un’idea che si è accesa dopo la serata di ieri a palazzo Sersanti, ospite di riguardo proprio Forchielli.
“In un momento di impasse come quello che sta vivendo il centrodestra – spiega Carapia – alla disperata ricerca di un candidato alla presidenza della Regione, perché non pensare allora ad una figura come Alberto Forchielli, un vero combattente, senza peli sulla lingua, un uomo della società civile ma che al tempo stesso potrebbe rappresentare la svolta, la figura di rottura con un sistema di governo che ha letteralmente affossato, negli ultimi 15 anni, le eccellenze dell’Emilia Romagna? Non possiamo più aspettare il ‘giorno dei santi’, il miracolo, il solito ‘Mago Otelma’ piazzato dal partito e che poi sparisce senza dare nessun contributo al territorio. E se l’obiezione è “prima il programma e poi il candidato”, noi rispondiamo che le idee e la ricetta di Forchielli sono talmente chiare rispetto al rilancio delle peculiarità territoriali e di un’economia regionale da inserire in un sistema nazionale e mondiale, che il programma potrebbe essere scritto domani stesso. Siamo certi che Forchielli, con la sua determinazione, potrebbe proporre un progetto di sviluppo e un nuovo modello per la nostra Regione divenuta preda della crisi e dimostrando, di fronte a questa, una scarsa reattività. E poi, perché non proporre un presidente imolese e fare di Imola un punto di partenza per il rilancio di tutta l’economia regionale? Altro che Daniele Manca, fino a qualche settimana fa spacciato da qualcuno come ‘il nuovo che avanza’… Qui si parlerebbe davvero di un candidato serio, lontano da ogni schema di inciuci e convenienze politiche e di apparato”.