Dopo aver consigliato nell’ultima assemblea del Circondario ai nostri consiglieri di mettere la testa dentro al fango del Santerno invece di spalarlo, il sindaco Manca non contento durante il dibattito in Consiglio Comunale di lunedì sui licenziamenti della società Aimeri ha pensato bene di rincarare la dose dicendogli che vivono nel Bronx o perlomeno sono del Bronx a livello culturale, minacciandoli addirittura di adire alle vie legali per aver avuto l’impudenza di esprimere una posizione politica diversa dalla sua.
Il tutto perché i nostri avevano semplicemente richiesto di effettuare una comunicazione in aula per sensibilizzare il sindaco e la giunta a trovare soluzioni per i 15 lavoratori che dalle prime notizie circolate davano per licenziati senza seguire i criteri stabiliti dalle legge che tutelano i lavoratori monoreddito,quelli con figli e le ragazze madri.
Ma la risposta del sindaco, che è tornato in aula alle otto di sera dopo aver ascoltato il primo argomento ed essersi assentato per l’intero pomeriggio, è stata dura e decisa: secondo lui la qualità del sevizio di spazzamento non si è abbassata e non si abbasserà neanche se sulle strade a lavorare ci sarà meno gente di prima.
Dato che gli insulti e le minacce gratuiti li lasciamo a chi nel Bronx sembra esserci cresciuto, cogliamo l’occasione per chiedere al consiglio comunale, se non sia finalmente il caso almeno di valutare in materia di raccolta rifiuti un sistema alternativo a quello esistente, come ad esempio quello della tariffazione puntuale, che applicata in città grandi come la nostra e anche di più, permette dati alla mano la riduzione delle tariffe grazie ad una maggior valorizzazione della raccolta differenziata nonché la creazione di nuovi posti di lavoro, invece di distruggerli.
Dato che ci sembra una proposta di buon senso, adesso non ci resta che attendere una risposta per capire se i consiglieri di maggioranza fanno parte dello stesso partito del sindaco la cui unica preoccupazione a noi sembra essere quella di difendere gli interessi dell’azienda di cui istituzionalmente è azionista e rappresentante, oppure se militano in una forza politica che vuole provare di difendere gli interessi dei cittadini.
Movimento 5 Stelle Imola
More Stories
Fiano, a Imola chiedeva censure, a Venezia si scopre censurato…
WOW Motor: il progetto del Comune che parla di “parità” ma costruisce muri di genere
Caso Area Blu, Fratelli d’Italia rivendica il merito: “Senza la nostra opposizione non si sarebbe fatto luce sui 200mila euro scomparsi”