Un nuovo ed importante riconoscimento per l’Unità Operativa di Oculistica di Imola guidata dal Dott. Paolo Bonci, che dal luglio scorso è entrata a far parte dei centri di riferimento malattie rare per la cura del cheratocono, una malattia oculare legata ad una debolezza strutturale della cornea di probabile origine genetica.
La rete regionale di assistenza delle malattie rare dell’Emilia Romagna definisce i centri di riferimento come poli di riconosciuta esperienza che assicurano ai pazienti affetti da determinate patologie rare un percorso assistenziale organizzato e continuativo, sia per quanto riguarda la fase diagnostica che per il follow up.
“Il cheratocono è annoverata nell’elenco delle patologie rare, ma in realtà non è così infrequente: si stima infatti circa un caso ogni 2000 abitanti – spiega il dottor Bonci – La diagnosi viene confermata mediante una serie di approfondimenti diagnostico-strumentali della cornea e con una specie di mappatura corneale che è anche indispensabile per monitorare la progressione della malattia e per predisporre lenti a contatto su misura che possano correggere il difetto visivo. Da qualche anno la nostra Unità Operativa effettua una terapia innovativa parachirurgica volta a rinforzare la superficie corneale, chiamata cross-linking, in grado incrementare la resistenza corneale. Questa tecnica sfrutta la vitamina B2 per creare una reazione chimica all’interno dello stroma corneale, innescata dalla luce ultravioletta emessa da un’apposita lampada. La reazione chimica comporta un moltiplicarsi di legami tra le fibre collagene che diventano più spesse, più ordinate e più resistenti a stimoli meccanici e chimici con conseguente stabilizzazione della cornea ed arresto del cheratocono. Se invece la cornea ha una cicatrice o è assottigliata a tal punto da impedire una visione accettabile, e ciò accade nel 10-20% dei casi, il cheratocono richiede un trapianto”.
L’Oculistica di Imola, anche grazie alla presenza della Banca delle Cornee regionale, sede di Imola, e all’esperienza dell’equipe medica è, tra l’altro, un centro trapianti di rilievo tra quelli presenti in regione. “Negli ultimi anni abbiamo effettuato circa 1000 trapianti di cornea – conclude Bonci – in molti casi su pazienti provenienti da altri regioni. Nel nostro centro si effettuano tutti i tipi di trapianti corneali, compresa la lamellare descemetica con le sue varie tecniche esecutive: quest’ultimo tipo di trapianto è quello particolarmente indicato nel trattamento del cheratocono e che ha praticamente sostituito nel 90% dei casi la cheratoplastica perforante. Il grande vantaggio, infatti, di questa tecnica è quello di conservare il patrimonio cellulare della cornea del paziente e quindi di assicurare un risultato anatomico migliore e una netta riduzione dell’incidenza di rigetto. Una peculiarità che distingue il nostro centro trapianti è la particolare tecnica di esecuzione della lamellare descemetica da noi eseguita che ci permette di estendere le indicazioni di questa chirurgia a moltissime malattie gravi della cornea, oltre al cheratocono, in cui le altre tecniche di lamellare descemetica, più comunemente eseguite anche in altri centri, non raggiungerebbero il risultato. Tale tecnica, infatti, prevede una dissezione anatomica manuale della cornea e, per la difficoltà di esecuzione, un lungo follow up chirurgico.