CASTEL SAN PIETRO TERME. La Commissione Bilancio del Comune ha esaminato ieri (martedì 23 settembre 2014) gli equilibri di bilancio e la conseguente manovra correttiva del bilancio approvato lo scorso maggio. La manovra andrà in Consiglio comunale per l’approvazione lunedì 29 settembre. Quattro sono i pilastri che sorreggono il provvedimento: la massima equità possibile, la lotta all’evasione fiscale, il mantenimento dei servizi e dei loro standard qualitativi, il sostegno alle imprese. Lo sottolinea Annarita Muzzarelli, assessore al Bilancio: “A causa delle minori risorse trasferite dallo Stato agli enti locali anche il nostro Comune si trova in una situazione difficile che non deve comunque distoglierci dagli obiettivi che sono stati condivisi con gli elettori, consentirci cioè di mantenere la rete di servizi di qualità che eroghiamo: dalla scuola ai servizi sociali, con particolare attenzione all’imprenditoria, che potrà così continuare a contare su un territorio capace di dare opportunità non solo in termini economici ma anche in termini di qualità della vita, valorizzando gli insediamenti sul nostro territorio anche da questo punto di vista”.
Nessun taglio ai servizi e Tasi non applicata sugli immobili produttivi di tutti i settori (manifatturiero, commerciale e agricolo) e nessun aumento Imu per i terreni agricoli coltivati direttamente (mentre per quelli non condotti è previsto un solo punto percentuale di aumento, dal 7,6 per mille all’8,6 per mille).
Riguardo alla parte di Irpef comunale, la scelta dell’Amministrazione è di applicarla non più secondo un’unica aliquota ma di calcolarla sulla base del reddito, differenziandosi così dalla gran parte dei Comuni del bolognese.
Per il calcolo valgono i cinque scaglioni già previsti dalla norma nazionale sull’Irpef. Per quanto riguarda le aliquote si registra per la prima volta dal 2007 un aumento, ma occorre precisare che le aliquote sono applicate in modo progressivo: in pratica fino al raggiungimento del primo scaglione si paga l’aliquota corrispondente, mentre solo sulla parte eccedente a quello stesso scaglione di reddito viene applicata la seconda aliquota e così via.
Le aliquote per la parte di Irpef di competenza comunale sono le seguenti: dall’attuale 0.40% su tutti i redditi, compresi quelli superiori ai 75 mila euro, si passa a 0,55% per i redditi fino ai 15.000 euro. Per la parte di reddito che eccede dallo scaglione precedente e ricade nella fascia dai 15.000 ai 28.000 euro si applica lo 0,65%. Con lo stesso metodo di calcolo, per lo scaglione da 28.000 a 55.000 euro si applica lo 0,75% che sale allo 0,78% per lo scaglione da 55.000 a 75.000 euro e allo 0,8% per i redditi superiori ai 75.000 euro.
La manovra porterà alle casse comunali circa 820 mila euro ed è necessaria per rendere il bilancio approvato a maggio 2014 compatibile con i minori trasferimenti ricevuti dallo Stato: sono infatti mancati quasi 700 mila euro, ai quali vanno sommate le minori entrate derivanti dalla grave crisi che ha colpito l’edilizia e il suo indotto sul nostro territorio.
“Abbiamo scelto di approvare il bilancio a maggio, pur consapevoli dell’incertezza riguardo ai trasferimenti statali perché – spiega il sindaco, Fausto Tinti – quello era il termine ultimo per consentirci di avviare i lavori in estate alle scuole di Osteria Grande, le Serotti e le Grandi, con uno stanziamento di quasi 300 mila euro. Essendo interventi di manutenzione straordinaria, senza approvazione del nuovo bilancio i lavori non sarebbero potuti partire”.
Altri 200 mila euro arrivano invece da un’accurata revisione del bilancio preventivo. Sarà inoltre intensificata la lotta all’evasione fiscale sia per la parte relativa ai tributi locali sia per la parte in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, attraverso le così dette segnalazioni qualificate, in base alle quali una parte delle somme recuperate dal fisco vengono lasciate al Comune che ha collaborato incrociando dati e conoscenza del territorio.
“Nel 2015 – dichiara Fausto Tinti – intendo mettere in campo tutti gli interventi, soprattutto di tipo strutturale, che consentano al nostro bilancio comunale di essere sostenibile e in equilibrio. Come scritto sul nostro programma il bilancio dovrà essere espressione dell’identità della nostra comunità e tutto il percorso sarà trasparente e partecipato con la città. Certo, la politica dello Stato nei confronti degli enti locali non ci aiuta e ci rende impossibile una pianificazione di medio e lungo periodo, per questo vogliamo far sentire la nostra voce. Abbiamo già preparato un documento che presenteremo alla conferenza dei sindaci del Circondario e proporremo a Daniele Manca, in qualità di presidente Anci Emilia Romagna, di ferma protesta contro la politica statale che tra incertezza e tagli rende i bilanci comunali a rischio, sia per quanto riguarda la loro attendibilità sia per quanto riguarda la loro capacità di programmare il futuro delle comunità”.
Di seguito alcune simulazioni relative alle nuove aliquote Irpef applicate dal Comune di Castel San Pietro Terme.
- Un contribuente con reddito imponibile di 12.000 euro pagherà 66 euro mentre nella situazione precedente, con aliquota 0,40%, pagava 48 euro.
- Un contribuente con reddito imponibile di euro 20.000,00 pagherà 115 euro mentre nella situazione precedente, con aliquota 0,40%, pagava 80 euro.
- Un contribuente con reddito imponibile di euro 26.000 pagherà 154 euro mentre nella situazione precedente, con aliquota 0,40%, pagava 104 euro.
- Un contribuente con reddito imponibile di 36.000 euro pagherà 227 euro mentre nella situazione precedente, con aliquota 0,40%, pagava 144 euro.
- Un contribuente con reddito imponibile di 46.000 euro pagherà 302 euro mentre nella situazione precedente, con aliquota 0,40%, pagava 184 euro.
- Un contribuente con reddito imponibile di euro 56.000 pagherà 377,3 euro mentre nella situazione precedente, con aliquota 0,40%, pagava 224 euro
- Un contribuente con reddito imponibile di euro 75.000 euro pagherà 525,5 euro mentre nella situazione precedente, con aliquota 0,40%, pagava 300 euro.