Ieri mattina il fiume Santerno ha registrato un’ondata di piena straordinaria a seguito di un temporale che ha scaricato sulle colline a monte del nostro comune oltre 122 mm di pioggia contro i 40 che di solito sono sufficienti per creare una fiumana “normale”. Nella zona del centro abitato si sono registrati allagamenti in zona lungofiume ne quartiere Campanella compreso un vano della piscina comunale, di una amplissima zona del circuito dietro i paddock e del sottopasso della Tosa.
Tenuto conto che in futuro il prossimo evento simile non potremo più considerarlo “straordinario”, da umili spalatori di fango quali siamo, prendendo in mano il “piano di emergenza di Protezione Civile del Comune di Imola” (d’ora in poi PE) http://temi.comune.imola.bo.it/allegati/ambiente/protezionecivile/PianoEmergenzaComuneImola.pdf , abbiamo poche modeste domande da sottoporre al nostro consiglio comunale.
- Sapendo che le zone del quartiere Campanella sono state allagate dal riflusso dell’acqua che dal fiume è sgorgata dai tombini, oltre a sturarli dal fango, possiamo studiare un sistema che la prossima volta eviti tale evento o no?
- Quanto costerà in tutto questo emergenza “imprevedibile” è a chi come Comune dovremo pagarla?
- Sapendo che “Le onde di piena lungo il fiume Santerno vengono prodotte dalle precipitazioni che interessano la parte montana del bacino, di conseguenza è possibile conoscere con un margine di alcune ore l’approssimarsi di dette onde di piena” (PE pag. 26), come mai la Protezione Civile sia stata allertata solo alle 10,15 quando l’onda di piena a Imola è arrivata alle 11,00 http://www.youreporter.it/video_Sraropento_fiume_Santerno_a_Imola_Bo ? Forse questo “implica l’esistenza di un efficace servizio di allertamento che coinvolga, oltre al Comune di Imola, altre realtà istituzionali a scala provinciale” (PE pag. 26) che evidentemente non c’è o non ha funzionato?
- Possiamo fare in modo in futuro che il Sindaco, che sarebbe il “referente centrale della sede centrale” (PE pag.33) sia informato di tali eventi in tempo reale, in modo che ad esempio alle 10,15 il medesimo possa dare da subito il suo contributo a coordinare la protezione civile piuttosto che inaugurare un nuovo servizio di bici elettriche certamente importante ma forse meno urgente?
- Possiamo fare in modo che sempre nell’ottica di “un efficace servizio di allertamento che coinvolga, oltre al Comune di Imola, altre realtà istituzionali a scala provinciale” (PE pag. 26), almeno il sito del comune avverta in tempo reale anche i cittadini?
- Visto che nel piano di emergenza della Protezione Civile quando si individuano i rischi idrogeologici (pag. 25 punto 4.2.1) si è ipotizzato come evento peggiore 50 mm di piogga nelle 24 ore, che sia il caso di aggiornare questo punto magari prendendo come limite i 122 mm appena piovuti e quindi prendere le opportune contromisure assieme ai comuni a monte?
- Dato che sono finiti a mollo, possiamo almeno fare in modo che dal piano di emergenza della Protezione Civile http://temi.comune.imola.bo.it/allegati/ambiente/protezionecivile/13_Tre_Monti.pdf , siano eliminati il punto 130 di “ammassamento” e 28 di “accoglienza”, visto che per individuare tali aree il medesimo si premura di sottolineare che in tali aree vi sia una “assenza di condizioni di criticità ambientali” (pag. 34 scheda 5.7)?
Movimento 5 Stelle Imola