IMOLA e VALLATA – Il Santerno ci ha abituato a questi eventi, ma oggi è diverso. Basta chiedere in giro a chiunque per capire che una fiumana di questo tipo non la si vedeva dal 1966. A Borgo Tossignano l’acqua per la prima volta da decenni supera il livello del ponte, vengono giù pali della luce e guard rail di protezione. Ovviamente la zona del Gatto Nero in località Rineggio viene prontamente messa in sicurezza. Ci si sposta verso Castel del Rio e i danni sono innumerevoli. A Fontanelice, nella zona Lungofiume, il chiosco è andato quasi distrutto. La titolare guarda amareggiata e piena di tristezza i frigoriferi portati via dalla piena, i tavoli, le sedie… tutto. Nella frazione di Carseggio, che si trova tra Fontanelice e Castel del Rio, undici famiglie con otto bambini e cinque anziani, sono rimaste isolate perché l’acqua ha completamente coperto il piccolo ponte di via Macerato, che è rimasto gravemente danneggiato. E’ crollato, nella stessa zona, anche il ponte Bailey, risalente alla seconda guerra mondiale. Aveva superato perfino la piena eccezionale del 1966.
A Fontanelice il sindaco Athos Ponti è all’opera da questa mattina per raggiungere zone isolate e tentare di ripristinare strade e sentieri con l’ausilio di Protezione civile e vigili del fuoco. Alessandro Magnani, del gruppo Enduro Motor Valley, ha accompagnato con uno speciale mezzo fuoristrada il Sindaco e il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Geom. Carlo Arcangeli a fare un sopralluogo per individuare una strada alternativa per le 11 famiglie rimaste isolate a causa del parziale crollo del ponte della Pila di via Macerato.
“In effetti un sentiero esiste e collega alla strada della Maddalena – spiega Ponti – è una vecchia strada in disuso, ora di proprietà privata, è percorribile al momento solo con mezzi 4×4 speciali, ma dobbiamo velocemente renderlo praticabile in modo che le famiglie possano riprendere una vita normale.” In alternativa si può attraversare il ponte a piedi, ma solo se messo in sicurezza da Vigili Del Fuoco, come ha potuto sperimentare anche il Sindaco di Casalfiumanese Gisella Rivola, che è intervenuta in prima persona in quanto parte della strada di via Macerato ricade sotto il suo Comune.
Dopo un summit con i responsabili dei Vigili del Fuoco, verso le ore 17, è arrivata al Sindaco Ponti la telefonata dalla dirigenza della Protezione Civile che assicura la copertura finanziaria dell’operazione.
Anche Imola ha dovuto confrontarsi con una piena che, a memoria d’uomo, non si era praticamente mai vista. Il Santerno si è ingrossato al punto da arrivare all’Autodromo e a lambire i cigli delle strade; numerose le cantine di abitazioni allagate. Le Istituzioni hanno immediatamente richiesto lo stato di calamità sia per Imola che per la Vallata del Santerno. La “bomba d’acqua” sembra essersi originata da Firenzuola, come spiega il sindaco Claudio Scarpelli che ha ricevuto l’allerta da alcuni cittadini questa mattina alle 4.30.
“E’ stato un evento davvero eccezionale – spiega -. Ho sentito cittadini anche molto anziani che non ricordavano una simile piena. Sono soprattutto i rii ad aver creato problemi. Il rio Barondoli è esondato allagando decine di locali al pian terreno nel capoluogo e la situazione è piuttosto critica anche sulla strada comunale che collega Casette di Tiara a Palazzuolo che ora è parzialmente chiusa. Anche il Rio Rovigo ha fatto parecchi danni, a memoria d’uomo nessuno ricorda una fiumana del genere”.
Intanto a Carseggio la situazione sembra rientrata. Il ponte di via Macerato ha subito danni ma le famiglie ora non sono più isolate. Un paio di queste erano state evacuate per sicurezza. “Qualche problema l’abbiamo avuto all’ondulati Santerno, nella zona industriale del capoluogo – spiega il vicesindaco di Casalfiumanese Cesare Ronchi -. Si sono allagati i magazzini ed è stata creata una sorta di argine con le balle di carta. Anche nella zona della Ceramica, due famiglie che vivono a ridosso del fiume hanno avuto un metro di acqua in casa”. Nei prossimi giorni ci si dovrà inevitabilmente confrontare con la conta dei danni. (Brigida Miranda)