Il Comune rileva uno sforamento dei limiti acustici e con un diffida impone la sospensione delle attività. Di seguito il comunicato del consigliere Simone Carapia che ha sollevato il ‘caso’.
IMOLA – “La storia che vi stiamo per raccontare ha dell’incredibile eppure è accaduta, nella nostra solita Città, dove i nostri soliti amministratori sono sempre così attenti alle esigenze dei nostri imprenditori. E’ del 14 agosto (sic! Già un giorno prima di Ferragosto) la comunicazione di “avvio di procedimento amministrativo per ordinanza di sospensione intrattenimenti musicali” all’interno del parco delle Acque minerali”. Una diffida con cui il Comune chiede al gestore di sospendere ogni tipo di intrattenimento musicale (il che equivale a chiudere la discoteca) dopo alcuni rilievi dell’Arpa effettuati il giorno 1 agosto (il giorno dopo la chiusura della festa democratica)…
Prendiamo atto che quando si vogliono fare le ‘pulci’ a un imprenditore non ci sono ‘se’ e ‘ma’ che tengano e basta un po’ di sforamento acustico per mandare all’aria l’unica attività che offra ai giovani e anche ai meno giovani un’alternativa alla Riviera. Prendiamo atto che quando si tratta di Autodromo e inquinamento acustico, ogni tipo di aggiustamento è consentito e nulla si è potuto fare per alleviare il disagio degli allievi della scuola di Montebello. Invece, il trattamento è diverso quando i rilievi riguardano un privato, un imprenditore che sta tentando di risollevare le sorti di un parco che l’amministrazione ha completamente abbandonato.
In questa estate sono tanti i giovani che sono andati a divertirsi alle Acque… e avere un’attività del genere a Imola significa evitare che tanti ragazzi si mettano di notte sulla strada per ritornare da discoteche molto più lontane della Riviera romagnola. Vogliamo ricordare che la convenzione siglata tra Comune e gestore è di 9 anni più altri 9… e si vocifera che lo stesso gestore abbia già investito nell’impianto 600mila euro e che la discoteca è l’unica fonte di reddito di un’attività che è stata rilevata non certo per filantropia. Già l’impressione che abbiamo avuto in questi anni di gestione (ne sono trascorsi cinque) è che l’amministrazione volesse ‘sbolognare’ il parco con relativi oneri e manutenzione al gestore… ora vuole completamente affossargli l’attività costringendolo a ulteriori interventi pena la sospensione degli intrattenimenti musicali… questa è la politica di questa maggioranza. Andremo a fondo di questa vicenda e chiederemo chiarimenti all’amministrazione comunale su quanto sta accadendo… questo è soltanto il primo capitolo che vi raccontiamo…”
Simone Carapia, capogruppo FI Imola