CITTA’ METROPOLITANA, BOCCIATO IL REFERENDUM

IMOLA – Aveva raccolto più di 600 firme il Comitato referendario per chiedere l’indizione di un referendum che desse la parola agli imolesi per decidere se entrare o meno nella Città metropolitana di Bologna. Ma ieri il Comitato dei garanti (2 a 1) ha bocciato il quesito referendario che recitava. “volete voi che il territorio del Comune di Imola entri a far parte della Città metropolitana di Bologna”? E adesso il Comitato referendario pensa al ricorso. Pubblichiamo integralmente le considerazioni del Comitato sulla bocciatura.

“Il Comitato dei Garanti ha giudicato “inammissibile” il quesito referendario proposto dal comitato imolese. La decisione ci è stata comunicata in mattinata. Apprendiamo che non è stata presa all’unanimità, ma a maggioranza (due membri contro uno).

Il Comitato referendario considererà attentamente le motivazioni fornite e si riserverà di ricorrere alla magistratura ordinaria. Innanzitutto desideriamo segnalare agli organi d’informazione che ci è stata consegnata solo la metà della relazione (5 pagine su 10). Entrando nel merito di quello che si è potuto leggere, la causa della non ammissibilità starebbe nella “competenza locale”. Ma secondo noi essa non va intesa in senso restrittivo (secondo due Garanti su tre dev’essere univoca ed esclusiva) ma sostanziale. A nostro parere è stata data un’interpretazione molto restrittiva, tecnicistica, con l’“ombra” di una mano politica che non tiene conto della “ratio” della norma principe che è la Costituzione. Nella Relazione (o, almeno, nella parte consegnataci) è scritto che non sarebbe neanche possibile uscire dalla Città metropolitana nè ora né mai. Quindi si può passare da una Regione all’altra, da una Provincia all’altra (come insegna la Costituzione), ma non si può passare in una Provincia limitrofa o in una Unione di Comuni (quando le Province non ci saranno più): praticamente come una trappola per topi o una nassa per aragoste!”

Comitato referendario imolese