La notizia dell’avvicendamento alla guida della divisione chirurgica della nostra AUSL a noi da tempo abbastanza critici e sospettosi induce qualche riflessione e qualche inevitabile domanda alla quale sappiamo già che non otterremo risposta.
Non deve infatti essere dimenticato il burrascoso periodo di un paio di anni fa che videro coinvolto l’operato del dott. Artuso su presunti errori chirurgici su alcuni pazienti del nostro ospedale dei quali poi si è persa traccia nella nebbia che contraddistingue la gestione della sanità imolese in particolare quando si tenta di fare chiarezza su questioni fondamentali che coinvolgono la salute dei cittadini.
Bene, oggi apprendiamo dell’arrivo a Imola di un luminare bolognese a guidare la chirurgia imolese e con questo arrivo parte il valzer delle nuove nomine all’interno dei reparti direttamente collegati alla direzione della Chirurgia. Ci pare di capire che il Dott Artuso abbia imboccato la via della progressiva emarginazione dai ruoli di governo dell’importante divisine dell’ospedale imolese.
Ecco le domande che fiduciosi anche se disillusi giriamo a chi ha il dovere di rispondere ovvero la Dott.ssa Lazzarato direttore generale dell’ AUSL imolese.
La prima. Chiediamo conferma o smentita delle voci che circolano negli ambienti dell’spedale che classificano l’operazione Pinna come l’opportunità di creare in quel di Imola una sorta di palestra di addestramento sul campo dei suoi più diretti collaboratori.
La seconda. Quali sono le ragioni dell’ emarginazione del dott Artuso attuale primario della divisione chirurgica perché appare incomprensibile che l’operazione non sia stata fatto molto tempo fa quando le voci di cui sopra ebbero vasta eco anche sulla stampa locale. A quel tempo ci sarebbero state comprensibili ragioni per l’operazione. Ma non si fece nulla anzi ci si spellò la lingua a tessere elogi alle capacità indiscusse del primario.
Conclusione tutta nostra ovviamente: sembra proprio che per l’ennesima volta prima del bene dei pazienti che nell’ospedale dovrebbero trovare un porto sicuro per la soluzione dei loro problemi di salute, venga messo in piedi un percorso interno che abbia il prioritario scopo di salvaguardare le carriere dei primari utilizzando medici capaci come pedine di una scacchiera governata come ben sappiamo da interessi politici prima ancora che medici.
Gradiremmo risposte convincenti pronti a fare ammenda se siamo fuori strada.
Alessandro MIRRI
Vice Presidente del Consiglio
Comune di Imola