Egr. Sig. Ballardini Giovanni
Siamo un gruppo di cittadini attivi, il Meetup 2.0 di Ravenna, le inviamo questa lettera aperta per socializzare alcune considerazioni sulla vicenda dello sfratto di Via Borromini, l’ appartamento che Lei ha regolarmente acquistato da un asta presso il Tribunale di Ravenna.
Le chiediamo in qualità di concittadini Suoi di desistere da questo acquisto, ritiri per favore la Sua offerta dal Tribunale di Ravenna, sicuramente potrà fare altri buoni affari altrove, senza cacciare via nessuno dalla propria casa, siamo convinti che ci guadagnerà Lei e che ci sarà un ritorno d’ immagine per la Sua azienda.
Noi non conosciamo tutti i particolari tecnici della vicenda, ma non è questo il punto.
Le nostre sono considerazioni fatte a ” ruota libera”, usando il buon senso che userebbe il buon padre di famiglia nel gestire le cose di casa, niente di personale, nei Suoi confronti.
Il Suo lavoro è quello di costruire, acquistare e vendere immobili, particolarmente nella nostra città, in armonia con la nostra comunità.
Siamo più che certi che Lei svolga il Suo lavoro nel modo migliore, ma siamo molto preoccupati e dispiaciuti nel vedere persone molto anziane, malati e disabili soccombere di fronte a regole che se pure fanno parte del mercato, non sono sicuramente patrimonio di quel codice etico e umano che ci permette di vivere assieme in una piccola comunità locale come la nostra, in pace, armonia, e soprattutto nel vero e concreto rispetto del più debole, del bisognoso, dell’ ammalato.
Non è cosa facile, infatti, spiegare ad una persona di 101 anni che deve cambiare casa, perché a quell’ età, quelle quattro mura, di fatto sono tutto il suo mondo, e Lei sa bene che in pochi giorni morirebbe.
Questi sono fatti laceranti, che stracciano il tessuto sociale, che fanno sanguinare la nostra umanità, anche se nessuno ha il coraggio di dirglielo apertamente: Lei non farebbe una bella figura, né come persona, né come azienda.
Non è facile neanche capire, ma una spiegazione ci deve pur essere, perché Lei si accanisce tanto e fino a questo punto contro ad una famiglia già così segnata, con tutti gli immobili invenduti che ci sono a Ravenna e sono migliaia, e che gli stessi saranno ancora invenduti per anni a venire. Le domandiamo, ha già l’ acquirente per questo immobile? Se si, il Suo acquirente, in tutta Ravenna, non potrebbe acquistarne uno di proprio gradimento che non sia quello?
Guadagnare sulle avversità altrui non è etico, è un concetto che non ha nulla a che fare né con la nostra cultura, né con la solidarietà, e speriamo neppure con Lei.
Come Lei ben sa, in autunno ci sarà l’ udienza per valutare se Equitalia ha commesso errori procedurali ed in tale circostanza potrebbe risultato male applicato il ricorso all’ asta, ma a quel punto sarebbe troppo tardi. Non vorremmo constatare che la fretta di pretendere l’applicazione di un dispositivo essendo a conoscenza del ricorso danneggiasse ulteriormente lo stato delle abitanti l’immobile.
Su questo particolare punto, siamo convinti che occorra capire bene come avvengono le aste di Equitalia, e sarà nostra cura, come cittadini attivi conoscere e comprenderne i particolari, cosa e chi gira attorno alle altrui vicissitudini poiché tutto può essere migliorato.
Il giorno 19 giugno saremo lì anche noi, in via Borromini, assieme a Lei, agli avvocati, ai medici, ai funzionari del Tribunale, ai giornalisti, alla televisione, ai fotografi, ai fabbri che dovrebbero aprire le porte, agli addetti dell’ ambulanza.
Le chiediamo, per il bene di tutti, prima di domani 19 giugno di cambiare idea.
Confidiamo nella Sua umanità, augurandoci che non metterà in mezzo ad una strada una povera persona anziana di 101 anni.
Cordialmente
Meetup 2.0
per contatti 3348080426