IMOLA – Non ci ha messo molto il Pd di Imola a trasportare sul piano locale le note vicende nazionali che vedono Grillo e Casaleggio insolitamente disponibili ad aprire al confronto con il Governo Renzi in fatto di legge elettorale e di riforme. In realtà, il Movimento chiede qualcosa di preciso: che la legge pentastellata, che su tutto mira a ripristinare l’espressione della preferenza per i Parlamentari, sia la base da cui partire per la discussione.
Detto fatto, il Pd di Imola, nei panni del capogruppo Marcello Tarozzi e del segretario Roberto Grementieri, colgono la palla al balzo. “Avviamo un confronto serio e sereno e si abbandoni la contrapposizione per partito preso”. Nella realtà dei fatti, però, questa boutade del Pd imolese sembra avere poco senso. Tutto si può dire dei ‘grillini’ imolesi, ma non che operino “per partito preso”. Da subito infatti a Imola il Movimento 5stelle si è dimostrato aperto al dialogo sulle proposte di buon senso, partendo dall’astensione al bilancio che tanto fece discutere proprio a inizio mandato.
Ed è proprio Claudio Frati, capogruppo del Movimento, che ricorda a Tarozzi come i consiglieri abbiano in realtà già votato “diverse mozioni proposte dalla maggioranza così come la maggioranza ha fatto in alcuni casi con le nostre”. Basti pensare all’impegno comune, votato all’unanimità, affinché venga potenziata la centrale a biogas di via Pediano che consenta di ridurre da un lato le emissioni della discarica e dall’altro di ottenere una maggiore remunerazione per il Comune.
L’appello alla disponibilità e al confronto di cui parlano Tarozzi e Grementieri è francamente poco comprensibile. Forse un semplice tentativo di ‘attualizzare’ un’apertura al dialogo che, in realtà, a Imola, non è mai mancata. (Brigida Miranda)