BORGO TOSSIGNANO – Si è insediato all’insegna della tensione il Consiglio comunale di Borgo Tossignano dove il sindaco Clorinda Mortero, ha già il primato poco felice di essere il primo cittadino meno votato della storia. Solo 14 voti le hanno consegnato un’amara vittoria contro il Movimento 5stelle di Andrea Trevisan, appena affacciatosi sulla scena politica, ma che ha saputo essere ugualmente insidioso.
Ma la Mortero ha dovuto fare i conti anche con la prima spaccatura interna: Renato Sartiani, ex assessore, sostenuto dalla Sinistra e primo degli eletti con 65 preferenze, è stato tenuto fuori dalla giunta. In tutta risposta ha costituito un gruppo autonomo, Cittadinanza Attiva, che si pone “in contrasto con la maggioranza” come ha detto oggi in Consiglio.
Sartiani non ha avuto peli sulla lingua e ha manifestato tutto il suo disappunto. “E’ per me un momento doloroso essendo l’artefice di una spaccatura a sinistra, anche se adesso faccio molta fatica a considerare la maggioranza facente parte di una forza di sinistra – ha sottolineato -. Si è rotta la stima in un gruppo di persone che avevo imparato a conoscere, convinto che questa parte civica potesse mettere del suo al servizio dei cittadini”.
Secondo Sartiani la nuova giunta, composta da Mauro Ghini (vicesindaco) e dagli assessori Mauro Bucchi, Savino Romanelli e Laura Lanzoni, sarebbe targata quasi completamente Pd. “Ho assistito al tentativo di mettere d’accordo le anime del Pd e la lista civica è andata snaturandosi lasciando posto ai soliti appetiti di partito e al bilancino delle parti – va giù di sciabola Sartiani -. Questo sindaco ha la responsabilità di aver privato il paese della speranza di dotarci di amministratori liberi, e non vincolati da un apparato di partito. E invece si è ripetuta la solita palude di interessi e di sottopartito, con interferenze dalla Federazione di Imola. Una libertà condizionale che questo sindaco ha accettato subito, buttando via tutto il civismo di cui si era nutrita in campagna elettorale”. E legge un Sms in cui si dice “la giunta si decide nelle sedi del Pd”: una prova, secondo Sartiani, che il mandato Mortero comincia “decisamente male”.
“Una vittoria per 14 voti è una vittoria sulla carta ma una sconfitta pesante che va vista con occhi liberi – ha aggiunto l’ex assessore -. Qui ha vinto il vecchio e l’impegno dei civici si è rivelato solo ingenuità politica. Grazie a questo sindaco per aver dimostrato che viene prima il suo partito e poi il rispetto della volontà dei cittadini”. Non si è scomposta più di tanto il sindaco che, sebbene visibilmente tesa, ha ribadito che “in sede istituzionale, quando si pronuncia la parola fiducia, bisogna ricordare che si sta facendo riferimento a un istituto giuridico”. Il riferimento va alla mozione di sfiducia “che ogni Consigliere è libero di presentare se lo riterrà opportuno”, taglia corto Mortero piuttosto convinta di avere la maggioranza dalla sua parte nonostante gli attriti con Sartiani. Il capogruppo di maggioranza, Matteo Camaggi, ha infatti ribadito la fiducia al sindaco e alla giunta: “eravamo consapevoli di essere appoggiati dal Pd ma restiamo parte civica e indipendente di un progetto condiviso. I volti nuovi in giunta non sono sinonimo di incompetenza o incapacità”. Sulla vittoria per 14 voti ammette: “è stato un 50-50. Ci auguriamo che i punti condivisi con il Movimento 5stelle saranno portati avanti da tutti, fino in fondo”.
Dal canto suo il capogruppo grillino Andrea Trevisan ha dato una lettura politica molto forte del risultato delle amministrative. “Dieci anni fa il Pd vinceva con 600 voti di scarto, cinque anni fa con 550, oggi con 14. Se ci fossero state tre liste forse il Pd avrebbe vinto con meno del 50% e non ci sarebbe stato questo nostro sogno. Ma oggi abbiamo un paese spaccato, spero che questo porti qualcosa di buono. Intendiamo fare un’opposizione costruttiva ma anche dura e critica”.
Oggi sono stati nominati anche i rappresentanti all’Assemblea del Circondario: Savino Romanelli per la maggioranza (Per Borgo Tossignano insieme) e Andrea Trevisan per il Movimento 5stelle. Si è chiuso così l’insediamento del Consiglio comunale, in una sala gremita di gente. Il grande merito di queste elezioni è stato probabilmente quello di aver risvegliato i cittadini molto più attenti e partecipi alla vita del loro paese. (Brigida Miranda)