Sullo spettacolo teatrale dei consiglieri uomini del Comune di Imola “Manutenzioni. Uomini a nudo”. Per il contrasto della violenza alle donne serve ben altro!
Alla luce del crescente risalto dato dai media e dalla politica ai femminicidi e, più in generale, alla violenza contro le donne, è importante valutare la qualità dei messaggi che riceviamo sul tema. Per quanto riguarda la comunicazione, quale può essere questo spettacolo teatrale, essa richiede un’analisi critica nel corso della quale dobbiamo chiederci se siamo di fronte ad iniziative che servono veramente a migliorare la situazione corrente anche solo come cambiamento dell’opinione pubblica sul tema. Infatti non è assolutamente detto che dietro l’apparenza ci sia sostanza.
E’ importante valutare la qualità del messaggio che ci viene dato quando si parla di violenza sulle donne, e soppesare il beneficio che se ne trae da questa iniziativa con quanto invece restituirà alla società sottoforma di informazione ma soprattutto di aiuti concreti alle donne sopravvissute alla violenza e ai centri che queste donne le hanno sostenute nei percorsi di uscita dalla violenza.
Questo spettacolo teatrale cioè per esempio devolverà a favore delle associazioni antiviolenza che da anni, senza scopo di lucro, aiutano le donne a combattere la violenza? A noi non risulta, ma se sì quali?
Chi sicuramente non ha bisogno di “lavare” la propria immagine con campagne contro la violenza infatti è chi la violenza la combatte da vent’anni.
Quando come PRC abbiamo aderito alla campagna One Billion Rising (Un miliardo si solleva) abbiamo rivendicato giustizia nei confronti di tutte le donne maltrattate e uccise, per tutte le donne che iniziano ora il loro percorso fuori dal silenzio, per il diritto di qualsiasi donna, bambina o adolescente di vivere al riparo dalla violenza e dall’abuso. Anche ad Imola il 14 febbraio di quest’anno abbiamo testimoniato che cosa vivono le donne, italiane e migranti, che subiscono violenza, quali ostacoli istituzionali incontrano quando vogliono lottare per chiedere giustizia. Per fare sapere della doppia discriminazione che vivono le donne disoccupate, sotto sfratto, per esigere la libertà di scegliere come gestire il nostro corpo alla luce degli attacchi al diritto di aborto che si stanno verificando in tutta Europa, e che in Spagna è diventata legge. E soprattutto abbiamo voluto far sapere che in questa città mancano delle politiche serie di prevenzione e contrasto alla violenza, e che questo è causa di un inutile dispendio di soldi pubblici.
Il PRC Imola quindi deve insistere su questo solco e chiedere che sia reso stabile il Tavolo di Contrasto alla Violenza e vengano stanziati fondi comunali per il funzionamento del Centro Antiviolenza.
Questo spettacolo teatrale insomma è solo un atto di visibilità mediatica che mira a pulire le coscienze senza affrontare minimamente i veri problemi delle donne che subiscono violenza o vengono brutalmente uccise. Cosa possono fare piuttosto gli uomini, ivi compresi i nostri consiglieri comunali per approntare un cambiamento culturale contro i femminidi? Partecipare a percorsi di formazione per approntare un vero, anche se lungo, cambiamento culturale nella società civile. Cosa invece potevano fare – di meglio – i nostri consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione? Darsi una priorità, visto che il problema è proprio serio e quindi visto che hanno poteri di indirizzo politico della città, rendere stabile il tavolo del contrasto alla violenza, finanziare i centri antiviolenza, informarsi, formarsi, fare un consiglio comunale aperto su queste tematiche, lasciar fare ad associazioni donne uno spettacolo teatrale magari con più senso e significato e la lista potrebbe continuare.
PRC – Federazione di Imola