L’incontro del 23 maggio con il Gruppo Mercatone Uno si è chiuso con un verbale di mancato
accordo a seguito delle aperture delle procedure di mobilità che vedono coinvolti complessivamente
316 dipendenti, con una dichiarazione di esubero strutturale sulla rete commerciale di 236 addetti
con la chiusura di 13 negozi più gli 80 dichiarati sulla sede di Imola.
Ora la vertenza si sposterà al tavolo ministeriale il 28 di maggio prossimo.
Ad oggi questa azienda conta circa 4000 dipendenti con circa 90 negozi dislocati sul territorio
nazionale.
“La situazione è molto delicata e complessa – dichiara Morena Visani della Filcams – Cgil di Imola
– in quanto il piano di ristrutturazione aziendale si colloca in un contesto di importante difficoltà
finanziaria dell’Azienda dovuto anche all’aggravarsi della crisi di mercato. Già dal 2011 il Gruppo
aveva intrapreso un percorso di riorganizzazione aziendale a fronte di una dichiarata esuberanza di
personale per 925 addetti che era stato accompagnato dai Contratti di Solidarietà che via via hanno
interessato tutte le regioni in cui è presente Mercatone Uno e che hanno visto la fuoriuscita di circa
200 dipendenti tramite i percorsi di accompagnamento volontario previsti.
Come Organizzazioni Sindacali chiederemo che vengano attivati tutti gli ammortizzatori sociali
utili ad evitare i licenziamenti e contemporaneamente attivare percorsi di ricollocazione del
personale utilizzando strumenti quali ad esempio mobilità interna, part – time e formazione per la
riconversione e riqualificazione del personale al fine di poter assorbire il maggior numero possibile
di esuberi.”
Morena Visani FILCAMS – CGIL di Imol