14 dipendenti a tempo determinato della Croce Rossa locale, alcuni dei quali precari da una decina di anni, hanno ricevuto i telegramma in cui gli si comunica che dal 31 marzo 2014 scatterà il licenziamento, con l’intimazione a firmare entro tale data il contratto Anpas, decisamente peggiorativo dal punto di vista economico e normativo. Nessuna garanzia sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali, perché sarà a discrezione del privato decidere chi e quanti dipendenti assumere. Solo tre dipendenti hanno un contratto a tempo indeterminato!
Le Organizzazioni Sindacali hanno già diffidato il Comitato imolese della CRI perché tale decisione è una palese forzatura del decreto 178 del 2012 che prevede che i Comitati territoriali, come quello di Imola, e quelli provinciali diventino di diritto privato solo a partire dal 2015, proprio per tutelare i lavoratori e contrattare con i sindacati il passaggio tra il contratto pubblico e quello privatistico ed evitare che siano penalizzati i dipendenti.
Oltre ad esprimere la nostra solidarietà a questi lavoratori poiché questa forzatura sul contratto è illegittima, invitiamo il Sindaco, quale autorità sanitaria locale e tutta la sua maggioranza – anche se non rappresentata direttamente nel
consiglio comunale – ad attivarsi per evitare che vengano sottoscritti questi nuovi contratti, anche perché si deve attendere la risposta del Governo all’interrogazione presentata sulla questione martedì scorso in Senato. Fino a quel momento le direzioni si dovrebbero fermare in attesa di conoscere gli sviluppi e chiediamo che la medesima maggioranza politica trovi soluzioni per questi lavoratori e per il prezioso ed indispensabile servizio che offrono alla Collettività.
Partito della Rifondazione Comunista Imola