Non capita di frequente di avere in commissione il direttore di CONAMI e quello di AREA BLU’. E così alcune delle tante domande poste a Lorenzi e Bertozzi seppure con qualche imbarazzato timore hanno trovato risposta.
Tra alberi tagliati, strade da asfaltare, centri sociali da sistemare o da ricostruire ex novo, piscina di via Ortignola, tra le questioni comprese nel programma dei lavori pubblici per il triennio 2014 – 16, è previsto un nuovo ingresso alla Biblioteca Comunale che è intenzione spostare nell’attiguo giardino Alberghetti.
Non possiamo scordare a quale scempio è stato sottoposto questo splendido esempio di giardino italiano allorquando fu deciso di collocare in quel luogo le quattro lapidi commemorative dei caduti della prima guerra mondiale tolte dal monumento di piazza Matteotti, quelle stesse lapidi che oggi hanno ritrovato la loro naturale collocazione nel giardino Curti.
Ora si tratta di riportare il giardino Alberghetti all’ originale configurazione magari con la ricollocazione dell’antica e splendida cancellata in ferro battuto della quale si sono perse le tracce e non è dato sapere dove si trovi nonostante le numerose richieste fatte dalle opposizioni. Lo spostamento dell’ingresso alla biblioteca prevede dunque, Lorenzi docet, che saranno abbattuti i muri porta lapidi e sarà riproposta seppure adattata alle nuove esigenze la originale configurazione del giardino. Attendiamo fiduciosi.
Altra domanda e altra risposta riguarda la pavimentazione delle strade del centro storico che, salvo essere ciechi di fatto o per ideologia cronica, stanno mostrando in pochi anni essere fatte di materiali inadatti allo scopo tante sono le sbrecciature più che evidenti tra l’altro fonte di pericolosi inciampi. Imbarazzante seppur convincente la risposta dei nostri interlocutori. Convincente dato che l’arenaria locale è stata ed imposta a quel che si afferma dalla Soprintendenza delle Belle Arti. Assurdo e imbarazzante! Mi chiedo quale sia stato il ruolo dell’amministrazione comunale che ha avallato tale incompetente decisione. Possibile che non ci sia stato uno straccio di un tecnico in grado di sollevare il dubbio? Possibile che di fronte alle imposizioni delle Belle Arti non ci sia modo di mettere qualche intelligente paletto? Comoda e certamente non assolutiva l’ignavia di chi oggi si nasconde dietro le imposizioni ricevute. Tanto valeva lasciare perdere e non sperperare denaro.
Si aggiunga che alle ragionevoli e non contestate obiezioni messe sul tavolo, è opinione di Bertozzi che questa pavimentazione richieda un costante ed approfondito programma di manutenzione, programma che è ormai attivo, aggiungo io, fin da pochi mesi dopo la fine dei lavori della pavimentazione stessa. Se non si fa così a breve sarà tutto disastrato. Non dubito!
Lo sgretolamento progressivo dell’arenaria utilizzata è ulteriormente aggravato dall’utilizzo per la pulizia della strada di spazzole metalliche certamente più adatte a pulire strade periferiche non certamente quelle delicate del centro. Cosa si aspetta a modificare la modalità di pulizia?
E poi ci si lamenta della mancanza di risorse quando le poche o tante che ci sono ( e in quegli anni il dubbio resta) vengono mal impiegate. E su questo tanti capitoli si aprono. Ne ricordo solo uno: la bretella.
Alessandro MIRRI
Nuovo Centro Destra
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