Il sindaco e la giunta hanno presentato le linee principali del bilancio di previsione 2014 che per stessa ammissione di Manca prevede per l’anno in corso una discreta fetta di investimenti. Si parla di oltre 9 milioni.
Non deve sfuggire in questo clima di euforia che la maggior parte di questi quattrini deriveranno dal CON AMI. Proprio ieri in consiglio comunale abbiamo espresso il parere sul piano triennale ed il bilancio preventivo del Consorzio alla presenza del Presidente Manara.
Dalla lettura del documento discusso emergono dei passaggi estremamente significativi che se letti con la dovuta attenzione portano a conclusioni tutt’altro che rassicuranti dato che il bilancio di previsione del Comune di Imola è prevalentemente sostenuto dalle risorse derivanti dal CON AMI.
Ci riferiamo in particolare a quanto scritto in merito al quadro strategico a pagina 2:
«Lo sviluppo dovrà essere ricercato rispettando il mantenimento del capitale consortile e sarà condizionato dall’esigenza, per quanto possibile, di garantire ai comuni soci la prevista quota di dividendi sulla quale, in questa fase così difficile, gli stessi fanno affidamento per la tenuta dei servizi».
E più avanti:
«Deve comunque essere chiaro che per riavviare il processo di crescita del Consorzio sarà necessario operare un contenimento dei dividendi sotto la soglia di capacità dello stesso di generarli.»
Tali affermazioni da sole dovrebbero essere sufficienti a richiamare l’attenzione dei nostri amministratori a non pensare di fare conto all’infinito sul contributo di denaro fresco in grado di sostenere la congruità del bilancio comunale e con esso mantenere l’equilibrio dei conti.
Ma il rapporto del presidente Manara prosegue a pagina 12 :
«La posizione finanziaria netta prevista a fine 2013 è negativa di circa 20 milioni di euro, fatto principalmente riconducibile alla distribuzione di dividendi e riserve a favore dei Comuni consorziati […] Il CON AMI ha la necessità di adottare una diversa politica di distribuzione delle riserve distribuite negli ultimi 5 anni in alcuni casi superiori agli utili effettivamente prodotti dal CON AMI».
Siamo di fronte ad un quadro tutt’altro che rassicurante. Venti milioni di passivo stanno progressivamente portando il CONAMI a fare ricorso alle riserve per sostenere i bilanci dei comuni dei quali la parte più consistente è riservata a Imola. La domanda che ci poniamo ma che vorremmo porre ai nostri amministratori è: per quanto ancora sarà possibile fare affidamento su queste risorse senza che questo provochi seri problemi alla tenuta dei conti del consorzio CON AMI? E senza queste risorse come sarebbe il saldo del bilancio comunale? Parlare di disastro non pare essere particolarmente negativi.
Tante altre questioni meritano di essere affrontate prima fra tutte l’ennesima promessa di fare il ponte sul Santerno infrastruttura assolutamente necessaria per dare risposta alla viabilità est – ovest della città.
E la penosa questione dello Scalo merci, la Caserma dei vigili del Fuoco, il problema irrisolto del complesso dell’ Osservanza cui sono legati i 6,2 milioni ricevuti dalla Regione dei quali sarebbe assai interessante capire come si stanno utilizzando. E perché spendere 1,5 milioni per i centri sociali di Sesto e Sasso. Non sono priorità queste rispetto ad altre questioni che magari non hanno risvolti di consenso elettorale ma che sarebbero certamente prioritarie. Ma su questo torneremo.
Alessandro Mirri
Nuovo Centro Destra
Imola 27 febbraio 2014