L’associazione neonata APE (Associazione pubblici esercizi) sta aumentando di numero di giorno in giorno (espandendosi in tutto il Circondario).
Con la presente, insieme al Presidente Mirko Lazzerini, abbiamo sollecitato un immediato ascolto e intervento da parte delle istituzioni, rivolgendoci al primo cittadino.
Inoltro per conoscenza la seguente lettera inviata al Sindaco di Imola.
Egregio Signor Sindaco,
come avrà potuto leggere dai giornali si è costituita un’associazione di pubblici esercenti (APE), i quali lamentano la troppo elevata tassazione (Tares e suolo pubblico in primis), la concorrenza sleale (sagre, feste di partito, falsi agriturismi) e le troppo elevate tariffe dei servizi Hera.
In un solo mese l’associazione conta già oltre 150 locali iscritti.
E’ chiaro che Lei, in qualità di Sindaco, ha il dovere di ascoltare questi cittadini al fine di ricevere le istanze e risolverle, portandole anche su altri tavoli che lei ritenga più opportuni, comunque al fine ultimo di trovare una soluzione.
Il suo silenzio fino ad oggi non è certamente un faro per questi cittadini imolesi che dovrebbero trovare in lei speranza, come una nave nella nebbia la riceve da quella luce intermittente che la guida tenendola lontana dalle coste e quindi dalla sicura catastrofe.
In qualità di portavoce di questo gruppo, in accordo con il Presidente Mirko Lazzerini, le chiedo nei prossimi giorni un incontro con una delegazione per sottoporle le problematiche di queste persone.
E’ chiaro che la situazione in cui versano questi esercenti richiede la massima priorità pertanto la invito a fissarci nella entrante settimana, e non oltre, un appuntamento.
E’ inutile dirle che il malcontento, le difficoltà e l’assenza totale di una sua risposta porterebbero certamente in questi signori la determinazione di scelte finalizzate a farsi ascoltare anche attraverso gesti seri ma sempre rispettosi delle istituzioni.
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