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Andrea Zucchini: “Tarozzi’s family: la Manca connection continua”

Da qualche tempo il Capogruppo del Pd Marcello Tarozzi e la moglie Veronica Dardi (già presidente del Forum Campanella) non sono più dipendenti del Pd locale.
Con un costo annuo della macchina di viale Zappi di 325.000€, un deficit di 200.000 e una diminuzione del numero di stipendi erogati (da 8 a 3) anche loro hanno subìto gli effetti della crisi, così come troppi lavoratori imolesi.
A differenza di questi ultimi però, i coniugi Tarozzi possono contare sull’aiuto del partito.
Dopo la notizia di un nuovo lavoro a Hera per il Capogruppo Pd (sul cui incarico avevo presentato un’interrogazione sulla quale la Presidente del Consiglio comunale Lanzon ha messo, in maniera illegittima, il veto così come da allegato), è arrivata la notizia di un nuovo impiego anche per la moglie.
E dove poteva essere collocata la signora Tarozzi, se non in una società pubblica del gruppo Hera?

Akron S.p.A. è nata infatti nel 1993 da un accordo tra AMI di Imola (Azienda Multiservizi Intercomunali) e CIR AMBIENTE S.p.A. e dal 2002 è diventata una società controllata dal gruppo HERA (Holding Energia Risorse Ambiente).

Dato che i consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune nonchè dalle sue aziende ed enti dipendenti e partecipati (come nel caso di Hera, di cui il Con.Ami è il terzo azionista e come nel caso di Akron), tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato (art. 24 della legge 27 dicembre 1985 n. 816 e art. 31 comma 5della l. 8 giugno 1990 n. 142) e visto che il diritto di accesso di cui il consigliere comunale è titolare, oltre che dalla legge 241/90 è assicurato e rinforzato dalla norma speciale di cui all’art. 43 c. 2 del D.Lgs. 18 agosto2000, n. 267, ho deciso di presentare, questa mattina, un’ulteriore interrogazione per sapere se con le bollette mie e degli imolesi vengano pagati gli stipendi a tutta la famiglia Tarozzi.

Questo è un chiaro esempio di casta.

Nel nostro caso di Manca Connection.

Adesso io mi chiedo: è possibile che persone il cui curriculum permetterebbe al massimo di stare a casa, debbano occupare posti pubblici, pagati anche dagli imolesi per ricompensarli non si sa bene di cosa?
Se questi due signori avessero un minimo di pudore, dovrebbero dimettersi e andarsi a cercare un lavoro in maniera seria da altre parti sempre che lo trovino.

Siamo stanchi di questo sistema e di questi abusi.

Chiaramente artefice di tutto ciò è sempre lui, il buon Don Manca.

Andrea Zucchini
Consigliere comunale della Città di Imola

Capogruppo di Insieme Si Vince

333.7425354