L’ASSISTENZA RELIGIOSA NEGLI OSPEDALI DEVE ESSERE GRATUITA! CHIEDIAMO INVESTIMENTI PER L’APPROPRIATEZZA DELLE CURE E LA TUTELA DELLA SALUTE DEI DEGENTI
Oltre a ringraziare lo UAAR di Imola per l’analisi delle convenzioni in essere tra le AUSL della nostra Regioni per l’assistenza religiosa, sosteniamo il loro sdegno ed appoggiamo la loro battaglia per l’utilizzo appropriato delle risorse che devono essere indirizzare esclusivamente alla tutela della salute e alle cure sanitarie ai degenti dei nostri nosocomi locali.
Pare beffardo perché nelle convenzioni tra AUSL e Curia è scritto che “il servizio di assistenza religiosa è gratuito”.
Tanti purtroppo pensano che lo sia, ma come ci è stato mostrato è pagato dai contribuenti a beneficio della Curia e dei soli e sempre meno numerosi pazienti cattolici.
Chiediamo anche noi all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna abolisca le norme (nello specifico la L.R. 10 aprile 1989, n. 12) che obbligano gli ospedali a versare fondi pubblici alla Curia per l’assistenza religiosa che deve essere garantita gratuitamente sia per il paziente che per l’AUSL in vero spirito cristiano.
Che negli ospedali e nei presidi sanitari ci sia un estremo bisogno di medici e infermieri era noto da tempo. I recenti tagli operati dalla spending review, l’aumento dell’età pensionabile, il blocco del turnover, ma anche particolari scelte aziendali, stanno impedendo un’opera di assunzione di professionisti per coprire i buchi di personale. Qui l’AUSL deve investire le risorse che oggi distoglie verso l’assistenza religiosa.
Non vorremmo infatti che anche all’AUSL di Imola si copiasse il cattivo esempio dell’ASL 10 di Firenze che ha indetto proprio in questi giorni ha indetto un bando di assunzione, ma a titolo gratuito, anzi, volontario per un anno!!
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Imola