“Il servizio pubblico delega la società civile a farsi carico delle nuove povertà”. Così scrivono oggi, a 4 mani, Dal Prà e Gabbi di Trame di terra e Caritas imolese. E’ assolutamente così: molte famiglie, come estrema ratio, si rivolgono perfino ad associazioni come la nostra che ha mere finalità politico-culturali e non è attrezzata a sostenere tali richieste, per implorare aiuto!
Persone con figli piccolissimi, a volte mamme sole, che si sentono abbandonate, che sono fuori casa, accatastati a casa di amici di buon cuore o che stanno aspettando l’esecuzione imminente di uno sfratto, che cercano disperatamente una mano, dei consigli, un sostegno anche solo psicologico che nelle istituzioni non riescono più a trovare.
E allora ecco le considerazioni di buon senso di Dal Prà e Gabbi: “Si tiri fuori il coraggio: servono case, se ci sono casa sfitte bisogna intervenire… e al coraggio si affianchi la creatività”.
Le condizioni socio-economiche della città sono cambiate moltissimo, anche solo dallo scorso anno, occorre cambiare passo rispetto alla prassi burocratica consolidata. Non è più tempo di aspettare di trovare le risorse per ristrutturare completamente gli appartamenti vuoti per assegnarli. Nel libero mercato degli affitti ti fanno vedere l’appartamento così com’è e se ti va bene, lo prendi così, senza cambiare sanitari o l’intero bagno, o la caldaia e, a volte, anche senza l’imbiancatura. Non è solo questione di mancanza di “euri”, ma di mancanza di fantasia. Il Comune deve capire che per i “fiocchi” si può aspettare, che ora occorre con urgenza mettere un tetto sopra la testa di bambini che non ce l’hanno più, nel rispetto della dignità dei nuclei familiari.
Dato che non ci sembra possibile che gli alloggi pubblici non siano già a norma, riteniamo che sui circa 148 alloggi pubblici non assegnati molti siano già abitabili: da nostre verifiche, ce ne sono che sono stati abitati fino a pochissimi mesi fa e le ristrutturazioni che si intendono eseguire, secondo una prassi consolidata nei tempi in cui il vento soffiava in poppa, fanno gli interessi degli operatori del settore ma non di quei cittadini in stato di emergenza. L’emergenza, per sua natura, non tollera tentennamenti o attendismo. L’emergenza vuole solo l’immediatezza della risposta.
ImolaMigliore
Associazione politico-culturale
Mario Zaccherini
Marina Giambi