L’evento, incentrato sull’incontro artistico-culturale tra la musica cristiana e quella giapponese nel Giappone tra il XVI e il XVI, è patrocinato dal vescovo di Imola monsignor Tommaso Ghirelli, dal Ministero degli esteri e dal Consolato generale del Giappone. Sarà il professor Marco Del Bene di Ravenna, docente di storia del Giappone alla Sapienza di Roma, a presentare la serata. Il programma prevede sia musica e danza tradizionale giapponese che canto gregoriano: si tratterà di uno spettacolo dove musica, canto, danza, arte, storia e cultura si intersecheranno in un programma originale e interessante.
Precisa Carlo Forlivesi:
Interpreti della serata il coro Nova Schola gregoriana diretto da monsignor Alberto Turco, Noriko Nakamura, percussioni rituali giapponesi, compositrice e docente all’università della Città di Kyoto, Oe Miyako, suonatrice di koto giapponese (una sorta di arpa a 13 corde suonata orizzontalmente) e vincitrice di numerosi concorsi, e Sayuri Unou, maestra di danza tradizionale giapponese Jiutamai, molto richiesta in tutto il mondo.
Il M° Forlivesi, compositore tra i più originali del XXI secolo e internazionalmente rinomato, si esibirà all’organo.
il concerto sarà replicato nella cattedrale di Verona alle 17 del 24 novembre, nella solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, con la quale si chiuderà l’anno della fede.