Quante volte, recandoci a votare, abbiamo sentito gli elettori chiedersi come mai gli scrutatori fossero sempre gli stessi? Ci si domanda come sia possibile e quale meccanismo regoli la nomina a ricoprire queste posizioni.
Sappiamo che per essere nominati presidente di seggio o scrutatore durante le giornate elettorali è necessario essere iscritti rispettivamente all’albo dei presidenti di seggio o all’albo degli scrutatori. Nel comune di Imola sono attualmente aperti i termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’Albo degli scrutatori, termini che scadranno il 30 novembre prossimo.
Perché non usare anche questa opportunità per aiutare i giovani imolesi, i disoccupati e i licenziati (interessati e con le caratteristiche richieste)? Almeno che le elezioni, per i più bisognosi, possano divenire una, seppur piccolissima, fonte di guadagno; un aiuto in più per far fronte agli effetti della crisi.
L’Associazione Imola Migliore chiede quindi all’Amministrazione di creare una lista di scrutatori formata da giovani inoccupati, sottoccupati o da licenziati da utilizzare per prima, a sorteggio in presenza di testimoni che ne verifichino la corretta procedura, per riempire tutte le sezioni elettorali possibili. La seconda lista potrà essere utilizzata, sempre a sorteggio in presenza di testimoni, nel caso la prima non sia sufficiente per coprire tutti i seggi. Basterà chiedere (il tempo non manca) a tutte le persone che si iscriveranno all’Albo, il loro stato lavorativo e le condizioni di difficoltà economica (esempio: percepiscono già aiuti conseguenti alla presentazione annuale dell’ISEE? Sono seguiti dall’ASP?). I Presidenti di seggio sono di nomina esclusiva della Corte d’Appello e i segretari sono di nomina diretta dei Presidenti. Ogni seggio però è composto anche da 4 scrutatori e a Imola vengono allestiti 61 seggi elettorali, per un totale di 244 scrutatori.
Questa proposta è sostenuta dal fatto che già le Commissioni elettorali di molti Comuni italiani hanno operato, nelle precedenti elezioni, in questo modo.
Riportiamo gli esempi di Comuni virtuosi:
– il Comune di Milano, in cui ha presentato domanda per la precedenza per condizioni disagiate il 10% degli scrutatori; – il Comune di Cardano del Campo e di Castellanza (due comuni del bresciano) che hanno sentito la necessità di privilegiare, nella nomina degli scrutatori, persone giovani e disoccupati; la scelta è stata particolarmente condivisa dalla Commissione elettorale del Comune di Castellanza che ha voluto dare un segnale unanime di apertura nei confronti di chi è attanagliato dalla crisi e dalla perdita del posto di lavoro.
– Nel Comune di Cavasso Nuovo (in provincia di Pordenone) il Sindaco ha deciso non solo di dare precedenza a giovani e disoccupati, ma anche, “per ragioni di opportunità”, di escludere dal sorteggio i parenti degli amministratori. In questo Comune la Commissione elettorale non è stata unanimemente concorde e la minoranza ha criticato la scelta del Sindaco.
– Comune di Mondovì (Piemonte): il Sindaco ha fatto questa scelta “per sostenere chi vive in difficoltà economiche, un piccolo aiuto concreto verso chi oggi è senza lavoro”. Dalla Commissione elettorale non ci sono state difficoltà e il Comune è riuscito ad aiutare 15 persone.
– Comune di Recanati (Marche): alle ultime elezioni il 30% degli scrutatori è stato composto da disoccupati e il 70% da giovani.
– Comune di Lecce: si è comportato come il Comune di Milano.
– Comune di Policoro e Comune di Altamura (Puglie): per la nomina degli scrutatori hanno seguito lo stesso criterio del Comune di Milano.
Non è moltissimo, lo sappiamo, ma non è nemmeno poco per chi non ha nulla.
Un segnale verso i cittadini che la politica ha saputo dare: si può fare anche a Imola.
ImolaMigliore
Associazione politico-culturale
Marina Giambi