QUESTA VOLTA LORENZI VIENE IN COMMISSIONE MA NON RISPONDE NEL MERITO.
Più volte incalzato in commissione sulle tematiche sollevate nella nostra mozione, Lorenzi non ha saputo rispondere nel merito.
In particolare, nonostante sia stato fatto notare più volte che la ditta Lombardi ecologia, che smaltisce i rifiuti della nostra discarica in subappalto, risulti attualmente indagata dalla procura di Bari per gestione illecita dei rifiuti (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2013/23-aprile-2013/illecita-gestione-rifiutichiusa-discarica-conversano-212810780108.shtml ), non un cenno e non una minima volontà di approfondire è emersa dal direttore ConAmi Lorenzi.
Secondo Lorenzi, infatti, il Conami non è tenuto a sapere quali sono le ditte che operano in discarica, al di fuori di Akron e Hera che sono gli unici soggetti con cui si rapporta il ConAmi. Peccato che Lorenzi dimentichi di dire che lui è pagato con soldi pubblici e che deve rispondere alla città. Peccato che Lorenzi dimentichi anche che è proprio nel sistema di subappalti che va esercitato un maggiore controllo, proprio come recita il ‘Protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici’ firmato dai sindaci dei 10 Comuni nel 2010.
Come ci si può confrontare con un direttore ConAmi che si rifiuta di dare spiegazioni su temi tanto delicati e importanti? Dalla stessa commissione è inoltre emerso che effettivamente la quota spettante al Comune di Imola per il disagio ambientale è pari a 1,7 mln di euro, più altri 500mila euro circa per il canone di servizio. Ancora troppo pochi considerata invece la gestione della vicina discarica di Sogliano al Rubicone: vicenda liquidata subito con frasi del tipo “sono situazioni completamente diverse da Imola”.
Sì, sono situazioni diverse che mostrano come un piccolo Comune di poco più di 3mila abitanti sia stato molto più lungimirante di una grande città come Imola. Perché il Comune di Sogliano ha tenuto per sé la proprietà della discarica (mentre noi l’abbiamo ceduta in affitto a Hera – la discarica infatti era di proprietà Ami e poi ConAmi), assumendosi anche il rischio di impresa. Ma notoriamente una discarica è un vero e proprio ‘business’ come mostrano altre e più lungimiranti esperienze in tutta Italia (http://www.ecoblog.it/post/3515/quando-la-discarica-e-oro ). Ed è veramente ridicolo che si venga a parlare di ‘rischio d’impresa’ sul business delle discariche, mentre nessun rischio d’impresa è stato ventilato in occasione di operazioni finanziarie del tutto sballate come Benicomuni, Società Osservanza e Imola scalo. Invece a Imola, abbiamo ceduto la proprietà della discarica al ConAmi e poi affittato il ramo d’azienda a Hera che ingloba nel suo bilancio anche il fatturato della discarica. Scelte politiche di una maggioranza miope. E non ci convincono nemmeno le argomentazioni della presidente di commissione, Selena Mascia, quando dice che a Sogliano, gli 11 mln di disagio ambientale vanno scorporati dalle spese e quindi al Comune rimarrebbero ‘solo’ 5 mln di euro.
Quello che a noi risulta evidente è che, nella nostra città, i circa 2mln di euro percepiti per la presenza della discarica appaiono una cifra assolutamente inadeguata. Se anche ci fosse la sola possibilità di recuperare 3 o 4 mln di euro, questa volontà non è minimamente emersa (e non scordiamoci, ad esempio. che l’aumento dell’addizionale Irpef vale 2,4 mln di euro!)
A noi non basta sentire un ragionamento tecnico che dimostri che tutto va bene. Molti sono gli elementi che mancano. Non è stato chiarito a quanto ammonta il fatturato annuo per la nostra discarica, quindi ci è impossibile parametrare la quota di disagio ambientale percepita dal Comune di Imola. Non sappiamo quali sono le aziende (anche in subappalto) che ricevono benefici economici dalla gestione della nostra discarica (perché Lorenzi non è tenuto a comunicare i nominativi). E la realtà è che a Imola il disagio ambientale non ricade sui cittadini sotto forma di benefits. Notoriamente le tariffe legate ai rifiuti della nostra città spesso sono più alte di quelle di altre realtà che conferiscono i loro rifiuti nella nostra discarica.
Il Popolo della Libertà presenterà regolarmente la sua mozione al prossimo Consiglio e chiamerà la maggioranza al voto. Nell’auspicio che finalmente anche i consiglieri di maggioranza si assumano la responsabilità di votare una mozione che non ha cartelli di partito ma è dettata solo dal buon senso.
Alessandro Mirri
Simone Carapia
Consiglieri Pdl Imola