Ad aumentare l’addizionale comunale Irpef e tares sono stati abili andando a penalizzare famiglie e imprese e destinando a livello locale fondi irrisori con la funzione di specchietti per le allodole ( 60 mila euro per le aziende …quindi circa 60 euro per attività di sgravi dalla stangata Tares), ora vediamo con la stessa capacità se sono in grado di andare a recuperare le risorse legate alla compensazione e al disagio ambientale della discarica di Via Pediano……… siamo curiosi di sapere come si comporterà il PD. Intanto chiedendo il ritiro si è partiti già male, ma auspichiamo che si possa trovare convergenza su un documento che non discute del sesso degli angeli ma di risorse che possono aiutare il territorio in questo momento di grande difficoltà.
Non riusciamo a capire perché per Sogliano al Rubicone la “monnezza” è diventata una pietra filosofale mentre a Imola dobbiamo subire tanti disagi e pochi ricavi. È nel 1990 che a Sogliano al Rubicone sull’appennino forlivese 3.200 abitanti è stato sacrificato un calanco dal nome poetico (Ginestreto) riempendolo di pattume. Oggi quella discarica (che riceve 180mila tonnellate annue) vale 11 milioni, su un bilancio di 17. Facendo un conto della serva si tratta di oltre 3.400 euro per abitante, con proventi per metà generati dall’abbancamento dei rifiuti e per metà dalla vendita di energia da biogas. Soldi tradotti in servizi. C’è anche la navetta gratuita per accompagnare gli anziani al mercato; gli interessi per i mutui prima casa sono abbattuti del 60% grazie ai contributi del comune il quale, l’anno scorso, nel pieno della crisi, con 33mila euro ha stipulato una polizza assicurativa per garantire 400 euro al mese a chi fosse rimasto senza lavoro.
Mentre a Imola il comune percepisce in media solamente 1,7 milioni di euro l’anno e oltretutto si aumentano le tasse ai cittadini……quali sono le differenze ? dove finiscono i danari destinati al territorio imolese? Non riusciamo a comprendere questa disparità di risultato…
MOZIONE
Considerato che
– nella discarica di via Pediano, in località Tremonti, vengono versate mediamente circa 150mila tonnellate di rifiuti l’anno;
– che per il disagio ambientale, derivante dalla presenza della discarica sul territorio, il Comune di Imola percepisce in media solo 1,7 milioni di euro l’anno;
– che la discarica del vicino Comune di Sogliano sul Rubicone ha una grandezza molto simile a quella di Imola, ma per il disagio ambientale l’ente percepisce circa 11 milioni di euro l’anno che si riversano sui cittadini sotto forma di sgravi fiscali e di benefit vari;
– che la stessa discarica di Sogliano, ricchezza per la sua comunità, viene presa ad esempio da molti altri territori limitrofi;
– che già nella frazione di Voltana, nel Comune di Lugo, è partita una raccolta firme che, sull’esempio di quanto avviene a Sogliano, chiede all’amministrazione di esentare dalla Tares i territori che sorgono nelle vicinanze della discarica;
– che anche sul territorio imolese risulta essere partita una raccolta firme sul tema;
– che, stante il paragone con Sogliano relativo all’indennità per la compensazione ambientale, il Comune di Imola sarebbe legittimato a richiedere almeno altri 7/8 milioni di euro a Hera, vista la presenza di una discarica simile sul territorio;
– che, come riportato dalla stampa di recente, la discarica di via Pediano serve anche i Comuni del Circondario Imolese e del faentino;
– che, come appreso dalla stampa, pare che i Comuni del ravennate, sotto l’Ato 7, da anni non versino a Imola la quota di indennità per il disagio ambientale che subisce Imola e che, a conti fatti, dal 2006 mancherebbero dalle casse comunali qualcosa come 200mila euro l’anno. Situazione che pare abbia portato il Comune di Imola a intentare causa contro Hera, soggetto preposto alla riscossione;
– che molti sono stati gli articoli apparsi sulla stampa locali relativi a questi temi, ma mai un documento ufficiale è stato prodotto e portato all’attenzione del consiglio;
Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta
– A mettere in campo tutte le azioni possibili al fine di recuperare le suddette risorse legate alla compensazione e al disagio ambientale del territorio di Imola derivante dalla presenza della discarica;
– A destinare tali risorse, che spettano di diritto all’ente comunale, all’emergenza sociale e all’alleggerimento significativo delle bollette dei cittadini.
Alessandro Mirri