Bologna bandisce “padri” e “madri”. Al loro posto sui moduli per i servizi educativi si useranno i termini genitore richiedente e altro genitore.
L’ennesima trovata che mira a disgregare il valore della famiglia, dopo Venezia arriva anche al Comune di Bologna, con la compiacenza dell’intero centro-sinistra
E’ allucinante – attacca il Coordinatore Provinciale Pdl Alberto Vecchi – che il Comune di Bologna abbia adottato questa aberrante soluzione che annulla di fatto il concetto di FAMIGLIA, non solo questa scelta va contro la Costituzione, ma in realtà finisce per discriminare la maggioranza dei cittadini che condivide il termine “PADRE” e “MADRE” .
Ora speriamo – prosegue Vecchi – che i Comuni della Provincia non vogliano imitare immediatamente la Città Felsinea, che non si è lasciata scappare la ghiotta occasione di mutuare l’ultima trovata stronca – famiglia. Perché quel padre e quella madre piazzati sui documenti in carta richiesti dal comune per presentare le domande di iscrizione a nidi e asili per il popolo dell’ultrasinistra risultavano discriminatori.
La folle proposta, arriva da Venezia- continua il Coordinatore pidiellino – dove nei giorni scorsi Camilla Seibezzi, delegata del sindaco Giorgio Orsoni per le pari opportunità, ha avanzato l’illuminata proposta di sostituire a mamma e papà i termini “genitore 1” e “genitore 2”, per non fare torto alle coppie omosessuali, che diversamente avrebbero corso il rischio di sentirsi di serie B. A Bologna, hanno pensato bene di farla propria!!
Ora mi chiedo cosa diranno – prosegue il Consigliere Regionale del Pdl Alberto Vecchi – i cattolici organici alla sinistra, staranno supini in silenzio nei confronti di questa ennesima “forzatura” di termine che ha un profondo valore etico sociale oppure si opporranno a questa assurdità?
Per il centrodestra – conclude Vecchi – la famiglia è un bene fondamentale, dal quale dipendono l’identità ed il futuro delle persone e della comunità. Solo nella famiglia fondata sull’unione stabile di un uomo e una donna, aperta a un’ordinata generazione naturale, i figli nascono e crescono in una comunità d’amore e di vita, dalla quale possono attendersi un’educazione civile, morale ed eventualmente religiosa. Ancora di più in questo periodo di profonda crisi non solo economica ma anche di valori, etici e morali, una solida famiglia resta la principale risorsa per il futuro che il Popolo della Libertà intende sostenere e proteggere con convinzione.
Addetto stampa
Dott. Alberto Vecchi
Coordinatore Provinciale del Popolo della Libertà
Vice Coordinatore Regionale del Popolo della Libertà
Vice Presidente Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
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