Chi abbia commesso il reato di abuso d’ufficio è chiaro a tutti ma, poichè vi è un’indagine della Procura della Repubblica, in ossequioso silenzio attendiamo gli avvisi di garanzia.
E’ anche chiaro però che vi sia una palese complicità di molte persone e non ultimo il silenzio (che in alcuni casi è spesso anche considerato, giuridicamente, assenso) da parte del Vescovo che, invece di avocare a sè il bene venduto (come da esplicita volontà testamentaria) continua a tacere pemettendo che, con il suo silenzio, questo bene vada in mano ad amici degli amici.
La situazione è chiara e sotto gli occhi di tutti e non ci resta che attendere l’esito delle indagini da parte della Procura di cui sono a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
In merito alla vicenda di cui sopra ed alla nuova dichiarazione d’amore del nostro Sindaco al rottamatore Renzi, ho deciso di scrivere questa lettera, appena inviata:
Caro Matteo,
come ebbi modo di scriverti invitandoti a non partecipare alla chiusura della campagna elettorale del Pd imolese (e quindi a non farti usare per il mero fine ultimo dell’egocentrismo politico del Sindaco di Imola Manca), oggi ti reinvito a dissociarti da queste finte dichiarazioni di amore per te da parte del Sindaco Manca che ha trasformato Imola in una lobby di affari.
E’ notizia di oggi, come troverai in allegato, che la Procura sta indagando su un atto voluto dallo stesso Manca che ritengo totalmente illegittimo.
Ti ricordo, come feci allora, che questo signore su di te ha detto le peggiori cose.
Pertanto, per quel perbenismo che ti è solito e per quella voglia di rinnovamento per cui tutti ti plaudono, dissociati da un uomo che fa della vecchia politica e del consociativismo il suo leitmotiv.