Diamoci appuntamento lunedì 2 settembre alle 15 davanti alla sede Sicim di via Mentana 10, per manifestare pacificamente il nostro dissenso alla vendita della sede dell’ex scuola di musica Vassura-Baroncini.
Il Comune di Imola con una nuova asta-vendita si ostina ha non rispettare il testamento della signora Anita Serantoni che in data 10 aprile 1966 dettava: “Intendo che la villetta di viale Carducci 29 Imola passi di proprietà al Comune di Imola, perché diventi sede di una Scuola ad indirizzo musicale, in cui possano anche svolgersi prove di esecuzione di canto liturgico e sacro” e che “i mobili superstiti dai bombardamenti usati nello studio di mio Zio Don Antonio Vassura, rimangano a suo ricordo al loro posto come lui li ha usati negli ultimi anni di vita…” e più avanti un “Codicilli” aggiunto in data 14 maggio 1966 all’ospedale di Castel San Pietro: “In merito alla Scuola ad indirizzo Musicale – Artistico che desidero venga attuata nella Villetta di viale Carducci 29, che lascio al Comune di Imola, se tre (3) anni fossero insufficienti per attuarne l’inizio, lascio un margine d cinque (5) ma non ammetto la vendita del Fabbricato in parola, se ciò fosse, cade l’eredità.
Oltre le nostre convinzioni politiche, ognuno di noi deve pensare se è giusto che venga tradita la buona volontà di una signora che ha dato un sostegno ai futuri musicisti di questa città e chissà dei futuri grandi musicisti del mondo.

More Stories
Il Piccolo di Imola, in scena a Palazzo Tozzoni sotto la direzione artistica di Lucia Ricalzone.
IMOLA, DUE PESI E DUE MISURE PER LA PULIZIA?
“Ecologista” a Roma, assente sul Santerno: Bonelli e il massacro verde imolese