La Giunta non rimandi più la questione Sicurezza di Via Callegherie e di altre zone calde della Città
Non si può più aspettare, altrimenti prima o poi ci potrebbe scappare il morto.
Deve essere garantita la tutela di chi si comporta in modo corretto, altrimenti si legittimano i più forti e violenti
Politiche abitative e d’integrazione totalmente sbagliate da parte di chi Governa la Città e gestisce gli alloggi ERP.
Via Callegherie e via Marconi, ma anche la zona delle stazione e il quartiere Milana: sono solo alcune delle zone calde della città, dove la sicurezza pubblica è messa ogni giorno a serio rischio.
In queste zone l’integrazione tra italiani e stranieri è miseramente fallita, anche per l’inadeguata politica abitativa realizzata da chi governa la città e chi gestisce gli immobili Erp, e le forze dell’ordine sono costrette spesso e volentieri ad intervenire per sedare gli animi.
Siamo davanti ad un evidente disagio sociale e un palese problema sicurezza, se nelle case Erp ci sono persone che non si comportano bene, deve esserci la tutela di chi comporta in modo corretto, non si può stare in silenzio e abbassare la testa facendo prevalere i più forti e violenti.
L’amministrazione deve intervenire e non sottovalutare la pericolosità della situazione, perché se continua a far finta di niente o peggio, minimizzare la portata del pericolo latente, prima o poi la situazione degenera e ci potrà addirittura scappare anche il morto.
In via Callegherie ma anche nelle altre zone sopra citate i residenti per bene sono prigionieri in casa propria , oramai queste luoghi sono diventati dei veri e propri ghetti dove vige la legge del più forte a causa di soggetti facinorosi, e tra questi anche Nord Africani, che alloggiano nelle palazzine popolari dell’Acer. Per questo auspichiamo che fin dalla prossima settimana al rientro dalla pausa estiva senza alcun indugio si ottemperi a quanto recentemente dichiarato dal capogruppo del Pd Tarozzi che aveva assicurato al fenomeno la massima attenzione perché, secondo l’esponente del partito democratico, la sicurezza e il benessere delle persone derivano, prima di tutto, dalla sicurezza della propria abitazione. E Allora si affronti in modo risoluto il problema ( non basta sicuramente uno sfratto di un magrebino o la pulizia di garage pieni di bici di dubbia provenienza per chiudere definitivamente la vicenda) a meno che il Sindaco Daniele Manca e l’assessore alla casa Barbara Lo Buono non accettino passivamente di governare cittadini prigionieri in casa propria.
Alessandro Mirri Coordinatore Pdl Imola