LE ISTITUZIONI E L’AUSL TRANQUILLIZZINO I CITTADINI PER EVITARE FENOMINI DI PSICOSI COLLETTIVA
QUALCHE GENITORE PENSA GIA’ DI CHIEDERE L’ ELIMINAZIONE DI CARNE DI POLLO E UOVA DALLE MENSE SCOLASTICHE AL RIENTRO DI SETTEMBRE
Di fronte a un virus che si ripresenta ormai ciclicamente nel corso degli anni, non bisogna mai abbassare la guardia per questo è doveroso intraprendere tutte le azioni possibili per monitorare gli effetti e i possibili sviluppi del virus perché comunque parliamo di mezzo milioni di capi da abbattere e non di quattro galline. Oltre al primo obiettivo della salute pubblica bisogna prevedere e soprattutto elargire in tempi certi , visto il momento di difficoltà dell’economia, degli stanziamenti economici a sostegno degli stabilimenti Eurovo che, dopo la comparsa del virus, dovranno abbattere i propri animali a scopo cautelativo. Inoltre vi deve essere un impegno a monitorare se l’azienda interessata ha contatti con altri allevamenti rurali della zona prevedendo una somma quale risarcimento per i capi eventualmente da abbattere o già abbattuti; un modo per evitare l’occultamento di notizie da parte dei piccoli allevatori limitrofi. Le Istituzioni del territorio dovrebbero tranquillizzare maggiormente i cittadini visto la portata dell’infezione per non generare fenomeni di psicosi collettiva. Il Sindaco di Mordano che ha la delega per l’agricoltura nel Circondario Imolese dovrebbe indire al più presto, con il presidente del Circondario Daniele Manca, e i vertici dell’Ausl imolese una conferenza stampa per tranquillizzare la popolazione e soprattutto metterla a conoscenza dei fatti al fine di non creare inutili allarmismi. La notizia ha avuto una portata nazionale e quindi è giusto e doveroso che i cittadini sappiano se l’allarme rosso è rientrato o meno e la situazione è sotto controllo. Qualche genitore alla scoperta della notizia già pensava al prossimo rientro delle scuole all’eliminazione dalle mense di uova e carne di pollo, contribuendo a far crescere la diffusa paura di contagio. Bisogna muoversi per tempo, predisponendo sin da subito tutte le dovute contromisure per scongiurare conseguenze ben più gravi: voglio ricordare quanto accaduto nel 2005, quando soltanto in Veneto furono abbattuti oltre 16 milioni di polli, provocando una psicosi generale tra i cittadini e danni ingentissimi (circa 55 milioni di euro) all’economia del territorio, per questo le Istituzioni e l ‘Ausl devono informare accuratamente i cittadini sulla situazione attuale.
Simone Carapia
Capogruppo Pdl Imola
Consigliere del Circondario Imolese