Il Sindaco di Imola ha una bella faccia di bronzo dichiarando “che con le nomine nelle società partecipate ha tenuto fede agli impegni di rinnovamento che si era assunto in campagna elettorale”. Non vi è il minimo pudore in queste dichiarazioni da parte del primo cittadino.
Specialmente quella di Manara a Presidente di Con.Ami e Bertozzi ad Area Blu dimostrano che le cose non sono affatto cambiate, se poi aggiungiamo che il nuovo che avanza è il consigliere di Con.Ami Cassani che era in lista alle ultime amministrative con IL PARTITO DEMOCRATICO MANCA SINDACO sfido chiunque a dire che non sono nomine politiche.
Per scegliere i soliti noti o i candidati della propria lista c’era da fare tutta questa “scenetta” caro Sindaco? Ai fini della trasparenza nelle nomine sarebbe stato opportuno, come hanno fatto alcuni comuni, procedere alle nomine per veri bandi pubblici e non specchietti per le allodole come è stato fatto ad Imola, in modo tale da conoscere i concorrenti e i loro curricula e i compensi previsti, al fine di poter consentire ai cittadini di giudicare la scelta finale se corrisponde ai criteri di professionalità e competenza richieste, ma a Imola è stato tutto secretato perché tanto i nomi erano già stati decisi prima della chiusura del bando del 27 luglio u.s
Con Bertozzi e Manara sono state fatte le vecchie solite scelte di partito,da quando sono” in pista” questi due signori? la domanda è scontata, mentre con il nuovo consigliere di Con.Ami Cassani le scelte sono state innovative dal punto di vista anagrafico per Viale Zappi sede del partitone imolese.
Con la nomina di Manara a Presidente di Con.Ami si rinsalda il sodalizio con Loris Lorenzi, dove al Consorzio il numero 1 è Manara e Lorenzi è il direttore, mentre a Beni Comuni, società del Comune di Imola che gestisce le manutenzioni, il numero 1 è Lorenzi e Manara è il procuratore speciale, insomma un tandem d’attacco che vale per qualsiasi squadra e società sul Santerno visto i ruoli di responsabilità dei due.
La scelta doveva essere effettuata in base a comprovate doti di preparazione ed esperienza, garanzia di obiettività, competenze professionali, moralità pubblica e capacità progettuali, nonché alla conoscenza di marketing e al possesso di doti commerciali e gestionali inerenti le problematiche delle varie aziende a parità di requisiti si doveva preferire il candidato che svolgesse in via esclusiva tale ruolo e non in base all’appartenenza politica/ partitica e alla tessera. A Imola città con quasi 70 mila abitanti o nel circondario imolese con 130 mila abitanti ci sono solo dei Lorenzi, Bertozzi e Manara in grado di gestire (e aver gestito) tante società pubbliche?…….io penso proprio di No!!
Simone Carapia
Capogruppo Pdl Imola

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