Si faccia chiarezza a proposito del blitz dei NAS alla casa di riposo di Castel Guelfo.
Le notizie riguardanti il blitz dei NAS in una casa di riposo di Castel Guelfo, l’unica ad essere presente in quel territorio, ci allarmano molto, soprattutto se la struttura in questione risultasse essere accreditata presso l’ASL di Imola anche per il ricovero di pazienti non autosufficienti in carico al Dipartimento igiene mentale della Asl stessa. Attendiamo con ansia rassicurazioni dalla Dott.ssa Lazzarato per sapere che cosa intenda fare e se è sua intenzione aprire una inchiesta interna per valutare se vi siano responsabilità per omissione di controlli, anche perchè potrebbero esserci pazienti non seguiti da parenti, e quindi cadrebbe nel vuoto l’affermazione secondo cui non vi siano state lamentele. Sappiamo che quella struttura, sempre che sia la stessa, già 5 anni orsono fu oggetto di una circostanziata denuncia da parte di un cittadino che evidenziava alcune evidenti e gravi mancanze, sia di ordine igienico che organizzativo.
Oggi, il sovraffollamento, con sei posti letto in più rispetto alla capienza, non implica solo la eventuale mancanza di spazio vitale per i pazienti, ma anche una carenza di personale rispetto al numero degli ospiti, creando così anche grave pericolo, soprattutto in presenza di patologie mentali, mentre il ritrovamento di partite di medicinali scaduti non può essere liquidato con un laconico “controlleremo i protocolli”, dato che i medicinali scaduti semplicemente non debbono essere lì. Per non parlare della porta di sicurezza bloccata, cosa sarebbe potuto accadere in caso di emergenza?
Ci auguriamo che la Dott.ssa Lazzarato, che dovrebbe conoscere compiutamente problematiche simili, avendone avuto esperienza professionale in quel di Parma, sappia rassicurare i cittadini e metta in atto tutti i mezzi in suo possesso, compresa eventualmente la revoca immediata della convenzione, onda evitare il succedersi di fatti analoghi, oppure, ed è quello che ci auguriamo, dichiari che la struttura in oggetto nulla ha a che fare con la nostra ASL e che quindi non si tratti di Villa Gloria.
Nel caso la struttura godesse di convenzione ASL attiveremo immediatamente presso il Comune di Imola e presso il Nuovo Circondario Imolese affinché sia il Sindaco che Il Presidente dell’ente, ove non fossero la stessa persona, organizzino al più presto una ispezione a cui, come Capigruppo di Opposizione, chiederemo di essere presenti.
Simone Carapia Capogruppo Consiliare PdL Imola
Manuel Caiconti Capogruppo N. Circ. Imolese e Resp. Politiche Sociali PdL