IL SINDACO DANIELE MANCA NON PERDE NE’ IL PELO NE’ IL VIZIO….ALTRO CHE CAMBIAMENTO!?
E’ una vera e propria pagliacciata quella che è iniziata con il documento di indirizzo votato a fine giugno contenente alcune indicazioni alle quali il Sindaco si sarebbe dovuto attenere, dalla parità di genere tra donne e uomini, all’utilizzo delle nomine per favorire il riconoscimento delle tante competenze, alle professionalità ed esperienze cittadine, al “lavorare per far crescere una classe dirigente imolese più larga e diffusa” e all’ impossibilità di doppie nomine o di più di due mandati. Purtroppo però si continua con lo stesso andazzo che ha caratterizzato anche la scorsa legislatura. Non è assolutamente cambiato nulla e il Sindaco Manca ha preso in giro ancora una volta tutti mettendo in piedi questi finti bandi, facendo perdere tempo e illudendo giovani che avevano presentato il proprio curriculum sperando di essere scelti per meriti e non per appartenenza politica. Ancora una volta il Partito Democratico ha dimostrato la tendenza a predicare bene e razzolare male , riempendosi la bocca di slogan e motti rinnovatori ma ricadendo sempre nel più classico modus operandi della vecchia politica. Le nomine erano già state fatte da tempo e se il nuovo che avanza è rappresentato da Vanni Bertozzi per Area blu e Stefano Manara per Con.Ami, il bando pubblico è stato un colossale bluff. Con queste scelte chi governa ha garantito il posto a vecchi amici di partito ( e nessuno può smentire visto che i neo nominati sono tesserati e sostenitori del PD) continuando ad operare con logiche del passato, buttando alle ortiche i tanto conclamati segnali di cambiamento. Ora con la prima nomina del già consigliere e direttore e ora presidente Vanni Bertozzi ad Area Blu si è certificato che il Sindaco Manca ha preso in giro non solo i 27 partecipanti ma tutta la Città. La conferma sarà ancora più evidente quando sarà scelto come presidente del Con.Ami Stefano Manara, presidente di Bryo, già consigliere del Con.Ami e braccio destro di Loris Lorenzi nella società pubblica comunale Beni Comuni…..
Caro Sindaco, per scegliere i soliti noti c’era da fare tutta questa “scenetta”. Ai fini della trasparenza nelle nomine sarebbe stato opportuno, come hanno fatto alcuni comuni, procedere alle nomine per veri bandi pubblici e non specchietti per le allodole come è stato fatto ad Imola, in modo tale da conoscere i concorrenti e i loro curricula e i compensi previsti, al fine di poter consentire ai cittadini di giudicare la scelta finale se corrisponde ai criteri di professionalità e competenza richieste, ma a Imola è stato tutto secretato perché tanto i nomi erano già stati decisi prima della chiusura del bando del 27 luglio u.s…….insomma un’altra “gag” tutta imolese che ha portato comunque il primo cittadino a fare le solite scelte di partito/apparato.
Simone Carapia
Capogruppo Pdl Imola