Per chi Governa Imola l’arredo urbano è un optional?
Per quale motivo alcune autorizzazioni del Comune, per questo intervento, vanno contro le indicazioni fornite dal regolamento edilizio in vigore?
Limitarsi a dichiarare che “personalmente la colorazione sembra incoerente con quella degli edifici circostanti” e non fare nulla non è certamente un buon modo di espletare il proprio incarico di assessore all’Urbanistica.
A Imola cosa ci sono risposte diverse per quello che riguarda l’Edilizia?
Ci aspettiamo celeri controlli e sistemazioni urgenti perché non vorremmo che sotto questa apatia mista a daltonismo ci si nascondesse qualcos’altro…..Simone Carapia
Alessandro Mirri
Consiglieri Pdl Imola
Al Presidente
del Consiglio Comunale di IMOLA
INTERROGAZIONE
Premesso che salvaguardare l’unicità del centro storico impone delle regole a chiunque voglia ristrutturare degli edifici che sorgono in questa area, esiste infatti una apposita sezione del regolamento edilizio comunale dedicato a fornire precise indicazioni riguardanti i parametri da osservare quando si vuole intervenire su edifici vincolati, dagli elementi di finitura della facciata che vanno ripristinati in base alla caratterizzazione architettonica, alla realizzazione delle finestre fino alla tinteggiatura delle facciate che va concordata con lo sportello unico dell’edilizia;
Premesso inoltre che chi ha acquistato la casa nel centro storico di Imola all’angolo di Via Farisetti – Via Mameli ristrutturandola in maniera discutibile ha sicuramente avuto tutte le autorizzazioni dal Comune;
Considerato che lo stabile è stato tinteggiato di un colore rosso discutibile che non ha eguali negli edifici adiacenti del centro storico;
Considerato altresì che vi è una sopraelevazione del tetto “travestita” da cornicione in lamiera verniciata verde che dire strana pare un eufemismo;
Considerato infine che le rifiniture di questa “casa rossa” non sono certo da centro storico: persiana in plastica , mentre in centro storico dovrebbero essere in legno e tinteggiate di colore scuro e addirittura le calate delle grondaie riversano l’acqua piovana direttamente sulle strade anziché nei pozzetti di scolo;
Osservato che l’assessore all’urbanistica Andrea Bondi sulla stampa locale ha definito la colorazione incoerente con quella degli edifici circostanti e che occorre pensare che con il tempo una tinta così vivace è comunque destinata a scurirsi con il passare del tempo;
Interrogano
La Giunta e L’assessore competente per sapere;
· Se ci sono vincoli paesaggistici per quello che riguarda i colori delle case del centro storico;
· Se questo “rosso impero” è tra i colori approvati dal Comune;
· Se non considera le sue dichiarazioni sulla stampa locale inaccettabili e pressappochiste per il ruolo che ricopre;
· Se non ritiene che la tinteggiatura vada rifatta con precise indicazioni che vadano nella direzione dei parametri da osservare in linea con gli edifici adiacenti;
· Se non ritenga opportuno verificare la sopraelevazione/ cornicione che non sarebbe in linea con il regolamento che prevede di evitare elementi che risultano incoerenti con la tradizione dell’edilizia storica;
· Se non intende verificare e far immediatamente sistemare le calate delle grondaie che riversano direttamente sulla strada anzichè nei pozzetti di scolo;
· Se sono già stati fatti dei controlli sull’edificio e che esito hanno dato;
· A chi ascrivere eventuali responsabilità per quello che riguarda le autorizzazioni date che sembrano eludere il regolamento di edilizia comunale e i conseguenti provvedimenti.
Simone Carapia
Alessandro Mirri