VALENTINO PISCHEDDA E’ STATO RICONFERMATO IL 12 GIUGNO DUE GIORNI DOPO L’INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE ……..NESSUN SEGNALE DI CAMBIAMENTO PER LA SICIM?
A fine giugno, il consiglio comunale di Imola ha approvato un Documento di indirizzo che contiene alcune indicazioni alle quali il Sindaco si deve attenere per le nomine nelle società partecipate: rispetto della parità di genere tra donne e uomini; utilizzo delle nomine per favorire il riconoscimento delle tante competenze, professionalità ed esperienze cittadine; impossibilità di doppie nomine o di più di due mandati; impossibilità di nomina per chi è in età pensionabile, fatte salve eccezioni che garantiscano la funzionalità degli enti, che non prevedano però compensi per i nominati. Con questo atto chi Governa Imola ha dichiarato di dare seguito ad un impegno preciso che si era assunto , compiendo un passo importante per garantire il lavoro e l’efficienza delle aziende e delle società partecipate dal Comune, per valorizzare competenze presenti nella nostra città e per iniziare a dare concreti segnali di cambiamento. Ma questi buoni propositi e indirizzi valgono solo per alcune società rispetto ad altre? Per quale motivo la Società Immobiliare Comune di Imola SICIM non gode di questi segnali di cambiamento? Perché l’attuale Amministratore Unico Valentino Pischedda è stato nominato nell’assemblea generale ordinaria del 12 giugno 2013 a poche settimane dalla riconferma a Sindaco di Daniele Manca?Non si poteva lasciare in carico in regime di prorogatio fino alla nomina del nuovo Amministratore Unico che prevedesse i nuovi indirizzi e criteri? Quali sono i motivi per cui il Sindaco Manca ha riconfermato Valentino Pischedda a capo della SICIM solamente due giorni dopo il consiglio comunale d’insediamento ? Non è che la Sicim è zona franca del Comune di Imola?
Per quello che riguarda il Bilancio 2012, che domani andrà in discussione nella commissione Bilancio, si è concluso con + 27.297 euro una società nata allo scopo di valorizzare e piazzare sul mercato una serie definita di beni pubblici. L’obiettivo di chi governa è chiaro: tirar fuori più soldi possibili dalla vendita di quegli edifici e terreni che, inutilizzati, sono rimasti a fino a oggi sul “groppone” del Comune, ma ad oltre 2 anni i risultati non sono certamente esaltanti ( l’anno scorso addirittura la situazione era peggiore con un – 51.130 euro) e quello che incuriosisce di più in questa SRL del Comune è questa cappa di silenzio, di poca trasparenza e avarizia d’ informazioni e valutazioni. Anziché una società di questo tipo, che agisce solo su pochi beni, ne serviva una in grado di gestire tutto il patrimonio pubblico di Imola. E con questo intendo tutti gli edifici, i terreni e anche gli alloggi Acer. Questi ultimi, nel caso non si riuscisse a sistemarli (e a Imola sono 132 il 14% di tutto il patrimonio di edilizia residenziale pubblica) , andavano venduti stringendo accordi con le imprese per costruirne di nuovi.
Simone Carapia – Capogruppo Pdl Imola