Ora che si è riaperta la discussione sui rincari Bus a Bologna e c’è una buona possibilità che la proposta fatta dal Comune di Bologna su Tper arrivi modificata lunedì prossimo nel consiglio comunale felsineo. L’Assessore alla mobilità Andrea Bondi e il Sindaco Daniele Manca Presidente del Circondario imolese vadano in pressing anche loro su palazzo D’accursio per evitare l’aumento del biglietto del bus da 1,20a 1,30 euro con un aggravio di +8,33% per i cittadini . Ora che pare che la Giunta bolognese apra ai sindacati e l’aumento del 10% venga messo in discussione, anche chi governa Imola deve fare sentire la sua voce di dissenso per questo intollerabile provvedimento. Il mostro/colosso ATC-FER con un buco di bilancio di 8,7 milioni di euro ha allontanato il servizio dal cittadino e addirittura ha dichiarato più volte di voler esternalizzare il servizio su Imola, aprendo ipotesi di subappalti e di conseguenza, di grande incertezza sul futuro dei nostri trasporti pubblici locali .Ora che anche Cgil, Cisl e Uil dichiarano inaccettabile una manovra di questo tipo e ci sono dei ripensamenti all’interno della stessa maggioranza che Governa il Comune di Bologna e la Regione, chi governa Imola deve alzare la testa e fare sentire il proprio disappunto e contrarietà ( L’assessore alla Mobilità Andrea Bondi aveva dichiarato nei giorni scorsi che non era entusiasta, ma che le persone serie devono rispettare gli accordi con questa azienda) per un servizio che in questi anni è peggiorato sensibilmente sul Santerno. Non si può mascherare il tutto , come è stato fatto nei giorni scorsi dalla Giunta imolese , con l’annuncio di potenziare le piste ciclabili con un maxi progetto di 900 mila euro che si vorrebbe mettere in campo entro la fine dell’anno. Ora s’intervenga con fermezza a Bologna e si scongiuri questo inaccettabile aumento. Se poi da Bologna in barba ai sindacati, ai cittadini vogliono continuare su questa strada degli aumenti selvaggi e sconsiderati, allora la Giunta imolese non deve ratificare gli aumenti come segno di protesta e disapprovazione perché se sotto le due torri e in viale Aldo Moro non sanno gestire questo mostro/colosso non è che ci devono rimettere gli imolesi.
Simone Carapia
Capogruppo Pdl Imola