EX SEDE VASSURA BARONCINI ORA CHE L’ASTA E’ ANDATA DESERTA CHI GOVERNA IL COMUNE RECUPERI UN MINIMO DI ONORE E DECORO E RITIRI L’IMMOBILE DAL MERCATO.Basta con queste “furbate” sulle spalle di filantropi e nobili imolesi…..L’asta per la vendita dell’ex sede della Vassura Baroncini in viale Carducci 29/A è andata deserta. Lo ha comunicato la Sicim (la società immobiliare del Comune di Imola): “Il giorno 22 luglio 2013 alle ore 15:00, dopo le regolari e necessarie verifiche, Sicim ha preso atto della mancata aggiudicazione dell’immobile sito in viale Carducci 29/A in Imola, riservandosi se proseguire con trattativa privata ovvero se pubblicare un nuovo bando a prezzo ridotto”. Ora si apre una seconda fase che può portare, ad una vendita tramite trattativa privata o un nuovo bando a prezzo ridotto.
Per questo motivo chi Governa il Comune di Imola deve ripensare a tale alienazione.
Ribadisco che non si può calpestare il testamento della signora Anita Serantoni che nel suo lascito evidenziava che se i suoi voleri non fossero stati assecondati sarebbe decaduta l’eredità.
Ora che è andata deserta l’asta chi Governa la Città ritorni sui propri passi e interpelli anche gli eredi della signora visto che il lascito è stato disatteso dall’Ente di Piazza Matteotti. Non si possono fare queste “furbate” per cercare di fare cassa sistemando un bilancio deficitario e motivando l’esistenza di una società come la Sicim che “svende” il patrimonio immobiliare del Comune.
Mi piacerebbe capire dei tanti immobili venduti in questi anni quanti sono stati venduti all’asta, anche ribassando il prezzo e quanti per trattativa privata….a tavolino anche sulle spalle di filantropi e lasciti di nobili imolesi.
Il comportamento tenuto da chi Governa la Città fino ad oggi sulla vicenda è biasimevole e indegno e per questo mi auguro che si recuperi un minimo di onore e decoro ritirando l’immobile dal mercato.Simone Carapia
Capogruppo Pdl Imola
Per questo motivo chi Governa il Comune di Imola deve ripensare a tale alienazione.
Ribadisco che non si può calpestare il testamento della signora Anita Serantoni che nel suo lascito evidenziava che se i suoi voleri non fossero stati assecondati sarebbe decaduta l’eredità.
Ora che è andata deserta l’asta chi Governa la Città ritorni sui propri passi e interpelli anche gli eredi della signora visto che il lascito è stato disatteso dall’Ente di Piazza Matteotti. Non si possono fare queste “furbate” per cercare di fare cassa sistemando un bilancio deficitario e motivando l’esistenza di una società come la Sicim che “svende” il patrimonio immobiliare del Comune.
Mi piacerebbe capire dei tanti immobili venduti in questi anni quanti sono stati venduti all’asta, anche ribassando il prezzo e quanti per trattativa privata….a tavolino anche sulle spalle di filantropi e lasciti di nobili imolesi.
Il comportamento tenuto da chi Governa la Città fino ad oggi sulla vicenda è biasimevole e indegno e per questo mi auguro che si recuperi un minimo di onore e decoro ritirando l’immobile dal mercato.Simone Carapia
Capogruppo Pdl Imola